La giunta approva il provvedimento per abbattere le liste d’attesa in Veneto: le Ulss dovranno presentare il piano operativo.
Le lunghe liste d’attesa negli ospedali continuano ad essere una delle maggiori criticità del settore sanitario veneto: la giunta regionale ha perciò deciso di intervenire stanziando oltre 29 milioni di euro per ridurre i tempi e garantire il costate recupero delle prestazioni. Ad annunciarlo è l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin, che ha portato all’approvazione un nuovo provvedimento che ha l’obiettivo di intervenire in maniera significativa sull’abbattimento delle liste di attesa.
“Nel rispetto del Piano nazionale di governo delle liste di attesa (Pngla) eravamo già intervenuti nel passato con risorse aggiuntive, nell’ultima occasione a febbraio 2022 autorizzando la spesa di 40.981.245 euro, per rimodulare il Piano operativo regionale per il recupero delle prestazioni non erogate a causa del contesto pandemico. Con il provvedimento di oggi rinnoviamo gli impegni per far fronte al bisogno di salute dei cittadini veneti con ulteriori 29.182.854 euro.
Il governo delle liste di attesa, necessita che le aziende sanitarie conoscano e monitorino i bisogni e le priorità assistenziali dell’utenza e conseguentemente l’offerta fornita. Saranno i direttori generali delle nove aziende Ulss a dover attivare gli strumenti per mettere a frutto le risorse, ciò proprio a partire dai piani operativi, presentati dagli stessi direttori ad inizio dello scorso mese di giugno. A tale fine sono stati definiti degli obiettivi intermedi e finali rispettivamente con scadenza 30 settembre e 31 dicembre 2023”.
Priorità alle classi Brevi e Differibili.
“Su scala regionale resta ferma l’attività di monitoraggio, per questo la valutazione del raggiungimento degli obiettivi è affidata alla “Cabina di regia per il governo delle liste d’attesa ambulatoriali”. Proprio in ragione della necessità di superare le criticità determinatesi, la cabina di regia si riunisce settimanalmente ed ha affrontato come primo obiettivo le prestazioni traccianti di classe B in galleggiamento che sono state annullate. Successivamente sono state affrontate le criticità legate alle prestazioni traccianti di classe D, al 30 maggio 2023 vi erano n. 71.549 prestazioni mentre al 27 giugno 2023 il numero è di 57.549.
In particolare, per affrontare il recupero delle liste d’attesa, in una prima fase abbiamo privilegiato le azioni implementate dalle aziende Ulss al fine del progressivo abbattimento delle liste di galleggiamento delle prestazioni “traccianti” di attività specialistica ambulatoriale, come definite dal Piano nazionale di governo delle liste di attesa, con riferimento prioritario alla classe di priorità D (Differibile – 30 giorni), fermo restando il mantenimento del risultato già ottenuto (sostanziale azzeramento) delle liste di galleggiamento delle prestazioni con classe di priorità B (Breve – 10 giorni)”.