Si accende nel centrodestra veneto la battaglia per le regionale del dopo Zaia: e De Carlo blocca le ambizioni di Tosi.
Solo ieri, intervistato da La Stampa, l’ex sindaco di Verona, e ora eurodeputato e coordinatore regionale di Forza Italia, Flavio Tosi, aveva avanzato per l’ennesima volta la sua auto-candidatura alla carica di presidente della Regione Veneto. “Il mio nome è sul tavolo. Vediamo gli altri quali sono”, ha detto Tosi, in sostanza. Supportato, come ormai accade da mesi, dal leader nazionale del suo partito, Antonio Tajani, che non ha mai nascosto l’ambizione di candidare proprio Tosi alla successione di Luca Zaia.
A gelare gli Azzurri post Berlusconi ci pensano però gli alleati di Fratelli d’Italia. E in particolare il senatore Luca De Carlo, presidente veneto del partito della premier. Il quale, intervistato da Repubblica, dice abbastanza chiaro e tondo che il Veneto spetta proprio a Fratelli d’Italia. “E’ la regione dove abbiamo ottenuto il consenso percentualmente più alto alle elezioni europee – taglia corto De Carlo -. Inevitabile che il candidato governatore spetti a noi“.
A questo punto per il risiko del centrodestra gli scenari rischiano di andare in confusione. E Forza Italia è quella con le valige pronte, a meno che non si riesca a trovare una soluzione che accontenti tutti. Tra le ipotesi avanzate, obiettivo mettere tutti d’accordo, sembra prendere corpo quella che prevede Regione Veneto a Fratelli d’Italia, comune di Venezia alla Lega e comune di Verona, quando sarà, a Forza Italia. Ma sul fatto che basti questo a convincere Tosi a fare un passo indietro, i dubbi sono davvero tanti.