Il governatore del Veneto Luca Zaia attiva l’unità di crisi e dichiara lo stato di emergenza: “Mai viste bombe d’acqua simili a maggio in Veneto”.
Maltempo, Zaia dichiara lo stato di emergenza. “Siamo di fronte a fenomeni di precipitazioni eccezionali, che si sono abbattuti soprattutto nel vicentino, nel veronese e nel padovano. L’apertura dei bacini di laminazione ha permesso di evitare un disastro. Abbiamo attivato tutti i bacini del vicentino – Montebello, Caldogno, Trissino, Orolo e Viale Diaz – e anche uno nel veronese, quello della Colombaretta. È stato il primo reale collaudo per alcuni di questi. In poche ore dal tardo pomeriggio di ieri l’Arpav e la Protezione Civile del Veneto hanno registrato precipitazioni record: nella zona Pedemontana Vicentina e Veronese c’è stata una media 180 mm d’acqua, con punte di 229 mm, in sei ore. Nella serata di ieri abbiamo attivato l’Unità di Crisi. Questa mattina ho firmato il decreto per la dichiarazione dello Stato di emergenza per avversità meteo. Bombe d’acqua simili a maggio, in Veneto, non si erano mai viste”.
- Strade chiuse, frane, sottopassi e cantine allagate: la provincia è sotto acqua. “Nuove piogge in arrivo”.
- Allagamenti, notte di paura in mezza provincia di Verona: decine di interventi dei vigili del fuoco.
- La pioggia spaventa l’est veronese: frane e strade interrotte. Scuole chiuse.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione del Veneto che questa mattina insieme all’assessore regionale alla Protezione civile Ganpaolo Bottacin e a tutti i tecnici della regione ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione sugli effetti della violenta perturbazione che da ieri si sta abbattendo sul Veneto.
“Situazione in evoluzione”.
La situazione è in evoluzione. Si segnalano allagamenti diffusi nelle province di: Vicenza (24 Comuni interessati), Verona (11 Comuni interessati da Monteforte d’Alpone fino a Legnago), Padova (26 Comuni interessati da Padova a tutta la bassa Padovana) e Venezia (16 Comuni interessati incluso il capoluogo). Nel vicentino si sono verificate tre rotture arginali. L’Orolo ha rotto l’argine in Comune di Isola Vicentina in destra orografica a monte del bacino. E’ stata segnalata esondazione del fiume Aldegà a Zimella e un’altra sul Timonchio a Villaverla e l’esondazione del canale Ronego in Comune di Pojana Maggiore. Anche nel veronese sono state tre le rotture arginali. In particolare è segnalata la rottura dell’argine del fiume Guà tra i Comuni di Zimella e Cologna Veneta. Numerosi anche i ponti danneggiati e i danni alle infrastrutture stradali.
“Ringrazio tutte le persone che stanno lavorando per far sì che l’emergenza venga superata – ha sottolineato il presidente della Regione – ricordo che da ieri sera sono impegnate oltre 100 squadre di Protezione Civile, con più di 400 uomini sul territorio. A loro vanno aggiunti tutti i tecnici, il personale della Regione e i volontari che si stanno operando senza risparmiarsi in questa nuova emergenza. Un ringraziamento particolare anche i vigili del fuoco, davvero presenti in forze e con la competenza che li contraddistingue”.