Raddoppiate rispetto al 2023 sono infatti le iscrizioni alla seconda edizione di MiniValpo, la Città dei ragazzi, vero e proprio progetto di cittadinanza attiva proposto da Hermete coop. al territorio della Valpolicella, con il patrocinio dei Comuni di Fumane, San Pietro in Cariano, Marano di Valpolicella, Sant’Ambrogio di Valpolicella e Dolcé, dal 22 luglio al 2 agosto. E doppio è il valore che l’iniziativa educativa avrà sui partecipanti e le rispettive famiglie.
Grazie alla partecipazione straordinariamente attiva della comunità di Bure, quest’anno la Minivalpo non viene organizzata in una scuola ma in un grande spazio all’aperto, il parco della parrocchia, in cui, dal canto suo, il Comitato Sagra ha messo a disposizione tutto ciò che serve per “costruire” una piccola città a misura di piccolo cittadino.
Costruire la propria città ideale.
Quindi, già da lunedì e per due settimane, 120 giovani cittadini e cittadine collaboreranno per realizzare la loro città ideale! Hanno la patente per lavorare, fare politica o affari, gestire conflitti, offrire servizi e aiuto, fare andare avanti la vita quotidiana di una comunità. Una vera e propria simulazione di città degli adulti. Nei primi giorni vengono indette le elezioni cittadine e ciascuno sceglie un’occupazione con cui guadagnare un piccolo stipendio con cui aprire il proprio conto nella banca di MiniValpo. Ognuno ha il proprio spazio per creare e proporre attività. Regolamenti e iniziative pubbliche nascono direttamente dai cittadini.
A Minivalpo gli educatori figurerano esclusivamente come facilitatori e non sono loro ad animare o organizzare le giornate nel parco di Bure, così come a garantire una convivenza giusta e pacifica. Spetta insomma ai piccoli cittadini e diventa un’esperienza molto interessante per provare imprenditività, partecipazione e crescita collettiva.
Successo di iscritti per MiniValpo.
La cooperativa Hermete, che da più di 20 anni propone questo e molti altri progetti per bambini, adolescenti e ragazzi, è sorpresa dal numero di iscritti e di quelli che sono in lista di attesa: “E’ vero quest’anno la risposta è stata facile e spontanea, segno che l’esperienza degli scorsi anni è piaciuta. Ma come educatori siamo ancora più soddisfatti per come la comunità di Bure abbia accolto il progetto quale opportunità di sviluppo, facendo sentire la propria partecipazione all’iniziativa e – ciò che è più importante – dimostrando vicinanza e interesse per i giovani cittadini, reali future risorse del nostro territorio”.