Valeggio, l’albero della memoria al parco Sigurtà.
Il Parco Giardino Sigurtà ha ospitato la cerimonia organizzata dalla segreteria provinciale di Verona del Sindacato Autonomo di Polizia in ricordo delle vittime di fatti criminali accaduti nel territorio veronese. Alla presenza dei famigliari delle vittime, delle autorità e politici, è stato piantumato l’albero della memoria e deposta una targa commemorativa.
“Quest’anno ricorrono i 31 anni dalla strage di Capaci e di via d’Amelio e senza ricordo non si va avanti” ha dichiarato Mirka Mantoan, segretario provinciale del sindacato: “ringrazio tutti i presenti e il Parco Giardino Sigurtà con Giuseppe Sigurtà che ha voluto ospitarci”; Stefano Paoloni, Segretario Generale di Sap ha ribadito, invece, quanto sia un dovere morale ricordare e i tanti eventi commemorativi che si svolgono in questi giorni in tutta Italia.
Alla funzione erano presenti oltre al conte Giuseppe Inga Sigurtà, la delegazione della sezione del sindacato di Rovigo, giunti al Parco sulle due ruote ecologiche percorrendo idealmente un itinerario della memoria, i famigliari delle vittime e autorità come il sindaco di Valeggio Alessandro Gardoni, il primo cittadino di Sommacampagna, Fabrizio Bertolaso, il consigliere Regione Veneto Filippo Rigo. Anche il neoquestore di Verona, Roberto Massucci, ha voluto partecipare alla cerimonia ricordando il suo vissuto da poliziotto e che “i familiari delle vittime hanno dato senso e ragione al lavoro dei poliziotti” così come Lucrezia Loizzo viceprefetto vicario di Verona ha sottolineato come “ricordare è importante e simbolo di vicinanza alle famiglie che hanno perso un caro, è la grande forza che aumenta la legalità”.
La targa commemorativa.
Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto, ha presenziato alla cerimonia che ha visto la piantumazione di un bagolaro spaccasassi, albero della memoria, esemplare che raggiungerà i 30 metri di altezza: “Qui al Parco Sigurtà c’è vita e la piantumazione non è un gesto fine a sé stesso, ma la prova tangibile del ricordo di una persona che ha dato la vita; ho la fortuna di aver sposato un rappresentante delle forze dell’ordine e so cosa significa essere accanto ad una persona che ha scelto questo mestiere”.
Ai piedi all’albero è stata deposta poi la targa commemorativa realizzata dallo scultore veronese del marmo, Alessandro Guardini, che ha realizzato una tavolozza rappresentativa dei cardini della società come l’istruzione, la sanità e la giustizia, e successivamente è avvenuta con la benedizione della stessa targa e dell’albero della memoria.