Si sa, la maggior parte degli allenatori, sono stati anche dei calciatori. Quasi tutti, da giovani, hanno calcato i campi dei principali campionati europei come giocatori e oggi sono degli allenatori. Grandi tecnici che non sono stati grandi calciatori ce ne sono pochi: le eccezioni sono poche ma di qualità. Ad esempio Josè Mourinho dopo aver provato a militare nelle categorie inferiori del Portogallo come difensore, decise di appendere gli scarpini al chiodo a soli 24 anni per potersi dedicare allo studio della tattica. Maurizio Sarri, invece, dopo aver provato a diventare calciatore, visti i pochi risultati, decise di intraprendere una carriera lavorativa in una banca, lasciata successivamente per poter coltivare il sogno di diventare allenatore.
Un grande ex calciatore non sempre è un buon allenatore
Si tende a pensare che un grande giocatore sia naturalmente destinato a diventare un grande allenatore. In realtà la questione è molto più complessa e non sempre il connubio risulta possibile. Basti pensare al giocatore più grande di sempre: Diego Armando Maradona. L’argentino è stato iconico in campo, un fuoriclasse in grado di ispirare non solo con la tecnica ma anche con il magnetico carisma. La sua leadership indiscutibile faceva pensare a una lunga e vincente carriera da allenatore. In realtà, poi, el pibe de oro non ha rispettatole aspettative.
O ancora, Pelè, dopo il ritiro, non ha mai voluto allenare. Si è dedicato a biografie e questioni diplomatiche del calcio, ma non ha mai voluto sedersi in panchina. Una leggenda come Tiherry Henry ha deluso alle prime esperienze come allenatore.
In Italia, Nesta non è mai riuscito a spiccare il volo come allenatore nonostante le meravigliose qualità difensive viste in campo. Un discorso simile può valere per Pippo Inzaghi, che non riesce ad affermarsi definitivamente. Alan Sherarer, leggenda del Newcastle negli anni ’90, anni dopo trascinerà i magpies in Serie B.
I Fortunati grandi ex giocatori e oggi grandi allenatori
Nel mondo del calcio esiste una élite molto ristretta dove solo in pochissimi possono vantare di essere stati grandi calciatori e poi grandi allenatori. Oltre alle qualità tecniche, una volta finita la carriera, hanno saputo assorbire gli insegnamenti tattici ricevuti da giocatori per poi riportarli a loro volta come allenatori. Per importanza e indiscussa fama, il primo nome da inserire in questa categoria è senza dubbi quello di Johann Cruijff. L’olandese, è stata una delle più belle espressioni calcistiche del calcio totale in campo e una delle menti più geniali che hanno permesso la sua evoluzione in panchina. Il 14 ha vinto tutto con Ajax e Barcellona e ha brillato con l’Olanda da giocatore. Da allenatore ha portato a Barcellona la prima storica Champions League del club lasciando in eredità a Guardiola i fondamenti della sua idea di calcio.
Un altro nome che merita una menzione è quello di Zinedine Zidane. Il fuoriclasse francese non ha bisogno di presentazioni come giocatore. Come allenatore, il suo curriculum, seppur per poco tempo, è molto più eloquente di qualsiasi descrizione.
In Italia, alcuni grandi nomi possono aggiungersi alla lista, come per esempio Carlo Ancelotti, faro di Roma e Milan da giocatore con il Real, vinse la coppa anche nel 2014. Secondo portali come Powbet, il Real Madrid anche quest’anno resta uno dei favoriti per la vittoria della Champions League. Un altro grande esempio è quello di Roberto Mancini che conquistò lo storico scudetto della Sampdoria nel 1991 in campo e oggi è alla guida della nazionale con un Europeo vinto e tanti campionati vinti in Italia e Inghilterra con Inter e Manchester City.