Una rete da pallavolo del tutto rivoluzionaria per i ragazzi di Nbv Verona.
Si chiama Covernet: è il nuovo dispositivo stabile, riciclabile e sanificabile che, non permettendo il passaggio dell’aria, impedisce anche quello dei droplets provocati dal respiro, facendo da efficace barriera. Una rete anti covid-19, un tassello ulteriore per garantire la massima sicurezza possibile ai ragazzi che ogni giorno, in tensostruttura, si allenano e si impegnano con l’obiettivo di tornare al più presto in campo. Nbv Verona, come fa sapere attraverso i propri canali ufficiali, al momento la utilizzerà per i ragazzi del proprio settore giovanile, ma sicuramente diventerà la rete con cui si giocherà nel futuro anche nelle categorie superiori.
“La salute dei nostri ragazzi viene prima di tutto – ha detto Bruno Bagnoli, direttore tecnico settore giovanile Nbv Verona –, ecco perchè abbiamo adottato questo dispositivo, che ci consente di giocare, dal punto di vista tecnico, proprio come prima. Cambia solo un po’ il rimbalzo della palla contro la rete, e si tratta di abituarsi e allenarsi in maniera specifica a questo nuovo tipo di strumento. Una iniziativa eccellente, spero che si possa portare avanti con continuità”.
“Un ulteriore investimento – ha aggiunto Andrea Totolo, Covid Manager Nbv Verona -, uno sforzo della nostra società per la sicurezza dei nostri atleti. Questo dispositivo ci permette di ridurre l’impatto e il rischio di contagio, perchè tecnicamente i droplet si fermeranno sulla parte esterna di questa nuova rete, ci permetterà una facile pulizia fra set e altro, o un timeout e l’altro, per preservare la salute dei nostri ragazzi”.
“Come nasce Covernet? Fermare un pallavolista è impossibile – ha concluso Matteo Zingaro ideatore Covernet -, l’idea nasce dal fatto di portare la pallavolo a non essere di contatto, mentre di fatto lo eravamo, perchè sottorete il respiro dell’avversario crea quel contatto pericoloso a livello Covid. Questa rete rappresenta un sistema per giocare in modo molto più protetto. E’ totalmente sanificabile, ed è la rete con cui si giocherà nel futuro, uno strumento diverso, altamente brandizzabile, un grandissimo vantaggio per la pallavolo del futuro”.