Come si allenano le squadre di Serie A?

Gli allenamenti tipo delle squadre di Serie A: preparazione fisica e atletica, preparazione tecnica e tattica, preparazione mentale

Non si può giocare le partite senza fare i giusti allenamenti, nel calcio come in qualsiasi altro sport. Le sedute di allenamento sono fondamentali per arrivare preparati e sani fisicamente all’impegno più importante con una posta in palio.

In Serie A quindi nulla viene lasciato al caso. Gli allenamenti che svolgono le squadre professionistiche nel massimo campionato italiano sono un mix di preparazione fisica, tecnica, tattica e mentale, con l’obiettivo ovviamente di massimizzare il rendimento dei calciatori. In un campionato tra i più competitivi al mondo, ogni dettaglio è curato con precisione maniacale – trattando ad esempio anche gli aspetti psicologici e nutrizionali. Le sedute di allenamento quindi non si limitano a migliorare solo le abilità dei singoli, ma mirano anche a creare un gruppo forte e unito, capace di affrontare le sfide della stagione.

Preparazione fisica e atletica

La giornata tipo di allenamento inizia spesso con una sessione di riscaldamento che include esercizi per migliorare la flessibilità e la mobilità articolare; tutto ciò è volto a prevenire eventuali infortuni, rischi del mestiere sempre dietro l’angolo dati i molti impegni (per chi volesse vedere i calendari, è sufficiente andare sui siti non AAMS legali in Italia). Successivamente, in una seduta tipo a stagione iniziata, si passa alla parte atletica vera e propria: questa prevede attività come scatti, cambi di direzione e circuiti mirati a sviluppare forza, resistenza e velocità.

In Serie A, visto l’elevato livello di prestazioni richiesto e gli strumenti a disposizione, società e allenatori collaborano a stretto contatto con preparatori atletici, fisioterapisti, staff medici ed analisti per monitorare i parametri fisici dei giocatori attraverso tecnologie avanzate come GPS e sensori biometrici.

Preparazione tecnica e tattica

Accanto alla preparazione fisica, c’è ovviamente un’attenzione particolare per lo sviluppo delle abilità tecniche. Passaggi, dribbling, tiri in porta e schemi sono praticati con intensità, spesso in esercitazioni che simulano situazioni reali di gioco. L’obiettivo è garantire che i calciatori siano pronti ad affrontare qualsiasi scenario, migliorando al contempo la loro capacità di decisione sotto pressione.

La tecnica del singolo però non va da nessuna parte senza un po’ di esercizio tattico a livello di collettivo: la squadra deve muoversi in simbiosi a seconda delle varie situazioni di gioco e per farlo serve tanta pratica. Durante le sedute, gli allenatori dedicano una parte significativa del tempo allo studio dei movimenti di gruppo: attraverso esercitazioni specifiche e simulazioni, i giocatori imparano a mantenere le distanze corrette, a sincronizzare i movimenti e a rispettare i compiti assegnati in base al modulo adottato.

Preparazione mentale

Infine, l’aspetto che spesso viene poco considerato ma che in realtà è forse quello più importante per giocare con continuità a certi livelli è quello mentale.

Le squadre di Serie A investono sempre di più in psicologi sportivi e sessioni di team building per rafforzare la concentrazione e la gestione dello stress. Una mente lucida può fare la differenza nei momenti chiave, come un rigore decisivo o una gara importante. Anche la cura dell’alimentazione e del recupero è integrata nel programma di allenamento, con diete personalizzate e piani di riposo che consentono agli atleti di mantenere una condizione fisica ottimale.

Tanti sono i giocatori che hanno le qualità tecniche e fisiche per arrivare in Serie A, ma poi sono quelle mentali che permettono loro di rimanerci a lungo e di determinare la propria carriera.

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