Verona, dopo l’addio di Pellissier e Aglietti la North Side 1994 alza la voce contro la società di via Galvani.
Dopo l’addio di Sergio Pellissier e dell’imminente addio dell’allenatore Alfredo Aglietti, la North Side 1994, la prima voce a supporto del Chievo da oltre 25 anni, alza la voce. Una cosa, da quanto si legge, per salvaguardare la loro storia, il loro mondo ma soprattutto il loro futuro.
In questi ultimi 15 mesi la pandemia ci ha tenuto lontani dagli spalti dove da sempre, a modo nostro, sosteniamo e difendiamo la nostra maglia, la nostra storia, il nostro stile. Mesi difficili per tutti noi, i nostri familiari e per la nostra grande famiglia che è il Chievo. Questo tempo ci ha insegnato che valori come la socialità e l’aggregazione sono parte fondamentale della nostra vita.
E mentre il mondo riscopriva i valori umani, l’importanza della socialità, dell’aggregazione e del senso di appartenenza, sembra invece che in via Galvani tutto questo non abbia sortito effetti anzi: l’emorragia di coloro che negli anni han fatto le fortune del Chievo, mettendo al centro proprio questi valori, continua senza sosta.
Siamo stati fino ad ora spettatori silenziosi, ma preoccupati di questa situazione, vigili sugli avvenimenti e sempre sul pezzo. Abbiamo ascoltato, verificato fatti, ed oggi che la società sceglie di ammainare anche la sua Bandiera senza proferire parola alcuna ci sentiamo di dire fermamente che la misura è colma; il limite è stato oltrepassato!
Negli ultimi anni abbiamo visto uscire dalla società uomini importanti sia nella dirigenza che tra i giocatori, spesso con dichiarazioni non certo amichevoli, e contestualmente un proliferare di figure che nulla hanno a che vedere con il mondo Chievo, ne tanto meno con i valori che sono la pietra angolare sulla quale il Chievo si basa; individui che hanno eroso dall’interno la fondamenta di quello che veniva chiamato “il miracolo Chievo”. Personaggi che pian piano hanno preso potere e plagiato fino a diventare predominanti nelle stanze dei bottoni di via Galvani.
Non vogliamo erigerci a salvatori della patria, non ne abbiamo i mezzi e neppure le capacità ma siamo il North Side, la prima voce a supporto del Chievo da oltre 25 anni, il gruppo storico e più rappresentativo della curva clivense, nonché la memoria storica di questa società e del suo tifo organizzato e non possiamo rimanere in silenzio di fronte a questo scempio!!
Oggi alziamo la voce prendendo una posizione ferma e chiara per tutti, forti della consapevolezza di avere l’onere e l’onore di essere portavoce di coloro che sostengono e seguono il Chievo.
Chi lavora e mette l’anima per il bene del Chievo troverà in noi alleati fedeli ed amici veri, chi al contrario coltiva il proprio orto per interessi personali e finanziari sulle spalle della nostra maglia e della nostra società troverà in noi ed in tutti coloro che si uniranno a noi, i più duri, ostici e resilienti avversari! Siamo certi che tra le stanze di via Galvani ci siano ancora piccole oasi dove i valori, l’umanità del mondo Chievo e la predisposizione al sacrificio per la causa sono ancora forti e radicati e questo ci rende ottimisti e consapevoli che la situazione non è irreversibile.
Quello che abbiamo deciso di fare è un gesto che ci fa male, ma necessario per salvaguardare la nostra storia, il nostro mondo ma soprattutto il nostro futuro. Il tempo darà il suo verdetto, chi è uomo dimostrerà di essere uomo, i parassiti dimostreranno ciò che valgono!