L’esclusione del Chievo Verona dalla serie B.
Nessun lieto fine, la la favola finisce. Il calcio italiano non avrà forse più il suo volto pulito, l’ideale che il Chievo Verona ha cercato di incarnare negli ultimi vent’anni di sali e scendi tra la serie A e la serie B. Con la decisione del Collegio di garanzia Coni, arrivata ieri a tarda sera, si chiude la porta sul futuro al campionato cadetto. Una vicenda amara, che si snoda lungo la rateizzazione delle cartelle dovute all’Agenzia delle Entrate, aggravata da una esposizione debitoria di circa 20milioni. “Il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso del ChievoVerona avverso l’esclusione dal campionato di Serie B derivante dalla doppia bocciatura della Covisoc e ratificata dal Consiglio Federale del 15 luglio”, la comunicazione ufficiale.
Al suo posto entrerà il Cosenza, che occuperà quella casellina lasciata vuota l’altro giorno, alla presentazione del campionato di serie B. Cosa succederà adesso al Chievo è una pagina tutta da scrivere. Ma, intanto, già ieri sera è arrivata la replica della società al giudizio del Coni, che ha annunciato il ricorso al Tar. “Il Chievo Verona prende atto della decisione del Collegio di Garanzia del Coni e annuncia l’intenzione di impugnare tale decisione presso il Tar del Lazio per difendere i propri diritti, ribadendo di aver sempre operato in linea con le normative vigenti e federali per l’iscrizione al campionato di Serie B 2021/22”, dice la società. La promessa che non si lascerà nulla d’intentato per non cancellare questa bella pagina del calcio italiano.