Durante la stagione 2021-2022 i tre maggiori top club italiani hanno perso complessivamente in termini di bilancio oltre 450 milioni di euro. Se il Milan ha ridotto le perdite a 66 milioni di euro, il passivo di Inter e Juventus è stato molto più pesante, con il club nerazzurro che ha accumulato 140 milioni di perdita e con quello bianconero che invece ha dichiarato un passivo di ben 254 milioni di euro.
Non è un caso se si è parlato di perdite monstre, alcune delle quali risultano essere le più grandi mai registrate. Un discorso che riguarda solo in parte e in modo marginale il calcio giocato, è vero; infatti per queste tre squadre di club l’ultimo triennio ha visto Milan, Inter e Juventus vincere praticamente tutto, per quanto riguarda l’Italia, fatta esclusione per la Coppa Italia 2019-2020, vinta in finale dal Napoli di Gennaro Gattuso contro la Juventus di Sarri.
La Serie A tenta la ripresa rispetto agli altri campionati europei di massima divisione
Il fatto che durante questi anni vi sia stato un grande divario e un gap tra il calcio italiano di club e quello inglese, spagnolo tedesco e francese, è dimostrato dagli introiti legati ai diritti tv, che di fatto sono diventati una voce importante in termini di bilancio, tanto da pagare in larga parte anche gli stipendi dei calciatori in rosa. Tuttavia appare evidente il divario tra Liga, Premier e Bundesliga e Serie A.
La Serie A occupa infatti il quarto posto dei top club, davanti solo alla Ligue 1, ma c’è da ribadire come per quanto in Francia il calcio sia popolare e seguito, questo non si può certo paragonare con l’impatto e l’importanza storica del movimento calcistico italiano degli ultimi 50 anni. Attualmente la Premier League incassa 4,12 miliardi di euro, dai diritti tv. Un dato interessante visto che segna un +2,7 miliardi rispetto a dieci anni fa. Anche la Liga supera quota 2 miliardi, con 1,1 miliardi in più rispetto al decennio scorso.
Cresce in modo esponenziale la cifra della Bundesliga, che rispetto a 10 anni fa passa da 465 milioni di euro a 1,46. Vediamo quindi come la crescita per le entrate del campionato di serie A non si possano in alcun modo paragonare con quelle dei tre maggiori campionati europei, visto che il campionato nostrano sale di appena 398 milioni di euro, arrivando a quota 1,12. Una differenza che vale, tra virgolette, il ritardo del campionato italiano, in termini di sponsor, di introiti collaterali e di altre entrate, rispetto a Premier, Liga e Bundesliga.
Il monte ingaggi per il campionato di serie A
Prendiamo il dato relativo a quanto guadagna un calciatore che milita attualmente nel campionato di serie A. Guida questa particolare classifica il cannoniere belga Romelu Lukaku, con 8,5 milioni di euro netti a stagione. Il bomber dell’Inter scalza dal podio due calciatori juventini: Adrien Rabiot e Paul Pogba. Pogba occupa al momento il secondo posto in questa classifica, con 8 milioni netti a stagione, seguito dal compagno di squadra francese che ne percepisce invece 7 netti.
Stessa cifra percepita da altri due juventini come il bomber Vlahovic e il centrocampista Paredes, mentre il sesto calciatore più pagato è Brozovic dell’Inter con 6,5 milioni di euro. Il calciatore croato percepisce lo stesso stipendio di altri due calciatori della Juventus: Leonardo Bonucci e Szczesny. Il calciatore più pagato del Milan è invece il difensore Theo Hernandez che percepisce 4 milioni netti a stagione. I calciatori più pagati dal Napoli di Aurelio De Laurentiis sono invece due: il messicano Hirving Lozano e il nigeriano Victor Osimhen. Entrambi percepiscono 4,5 milioni di euro netti a stagione. Tuttavia bisogna ricordare come dopo le cessioni di Mertens, Insigne, Fabian Ruiz, David Ospina e soprattutto di Kalidou Koulibaly, il club azzurro abbia ridotto in maniera significativa il monte ingaggi rispetto alla stagione 2021-2022.