Marcialonga, il testa a testa fra Bubu Valbusa e il bisonte norvegese per l’ultimo posto: “Mai passato così tanto tempo sugli sci”.
A Cavalese la grande festa di Marcialonga ha accolto l’ultimo fondista della 50esima edizione: il finale è stato un testa a testa- si fa per dire- fra l’ultimo vincitore italiano di Marcialonga, il veronese ex campione del fondo Fulvio “Bubu” Valbusa, oro nella staffetta di Torino 2006, e il norvegese debuttante alla marcia Oyestein Gjevik.
Valbusa ce l’ha messa tutta per arrivare ultimo, ha temporeggiato a tutti i ristori, si è attardato a guardare il panorama, a parlare con i “colleghi” amatori, e così a Molina è arrivato con due minuti oltre il tempo di chiusura del cancello. Ha insistito, ma i giudici inflessibili hanno fatto rispettare il regolamento ed ha potuto quindi proseguire ma fuori gara. Così ultimo è risultato il norvegese Gjevik, col tempo di 10h15’12”, premiato con la corona d’alloro dal presidente di Marcialonga Angelo Corradini e dalla Soreghina Sabrina Pellegrin, salutato da un colpo di cannone e dai fuochi d’artificio.
Valbusa lo ha cavallerescamente accompagnato fin sotto il traguardo: “Credo di non aver mai passato così tanto tempo sugli sci”, ha commentato sorridendo Valbusa, “tutte queste ore, però è stato bello perché sono partito con il 760 e mi hanno sorpassato praticamente 7mila persone. Accompagnare l’ultimo arrivato è stato ancora più bello, perché questi momenti te li godi tutti. Ti godi le emozioni, senti quello che prova lui; era la prima Marcialonga per questo bisonte norvegese e arrivare ultimo per lui è stata un’immensa soddisfazione.
In gara 7mila bisonti da 36 nazioni diverse.
“Una gara bella però dura“, ha continuato lo sciatore italiano, “non la ricordavo così dura. Naturalmente passare in mezzo ai paesi con tanta gente è stata un’emozione, così come vivere questa cultura che ho nel cuore. Sono arrivato a Molina due minuti dopo la chiusura dei cancelli, ho chiesto per favore di farmi passare che dovevo raggiungere l’ultimo, allora sono andato a prenderlo e sono arrivato con lui.
Ci sono stati tanti aneddoti divertenti oggi. Ad un certo punto, in salita, Oyestein mi ha chiesto: “Come fai ad andare su così dritto?” Ho risposto che era perché i miei sci erano più soffici dei suoi, allora ho scambiato gli sci, è andato su un po’ e poi mi ha detto: “No, mi riprendo i miei che vanno su meglio!” È stato un momento veramente simpatico”.
Pubblico festante all’arrivo, piazza sold-out stracolma di spettatori che hanno atteso il grande finale della storica granfondo trentina che ha visto al via oltre 7mila “bisonti” provenienti da ben 36 nazioni, e poi conclusa con i tradizionali fuochi d’artificio e il numero 50 “infiammato” accanto al mitico traguardo.
Il prossimo appuntamento di Marcialonga è per domenica 28 gennaio 2024, per la 51esima edizione.