Adesso è ufficiale: il Cas di Verona trasloca all’hotel Antico Termine di Lugagnano. Il comune di Sona valuta ricorsi.
Il prefetto di Verona Demetrio Martino ha autorizzato l’apertura del Cas (centro di accoglienza straordinaria) all’hotel Antico Termine di Lugagnano di Sona.
E’ lo stesso Comune di Sona a riferirlo: “La Prefettura ci ha comunicato, ieri 13 gennaio, di aver autorizzato la sostituzione dell’immobile adibito a centro accoglienza “Hotel Monaco” sito in Verona con l’immobile “Hotel Antico Termine” in località Lugagnano di Sona che verrà gestito dalla Cooperativa Spazio Aperto. Conseguentemente, è stato disposto il trasferimento nel nuovo Cas “Hotel Antico Termine” degli attuali ospiti della struttura di Verona, che verrà effettuato nei prossimi giorni”.
“Questo, nulla più è il contenuto della decina di righe pervenute ieri – sostiene il sindaco di Sona Gianfranco Dalla Valentina -. Non è indicato un giorno preciso dall’arrivo, né il numero degli ospiti che dall’hotel Monaco ci dicono essere un centinaio. Dalle prime chiacchiere ad oggi sono trascorsi diversi mesi, nei quali abbiamo ininterrottamente monitorato la situazione a tutela degli interessi della Comunità, rifiutandoci di subire passivamente una decisione calata dall’alto”.
“Verificheremo se e come fare ricorso”.
“Proseguiremo – continua il sindaco – con il controllo del territorio attraverso la nostra polizia locale e i carabinieri della stazione di Sommacampagna. Stiamo potenziando l’illuminazione pubblica nella zona e nei prossimi giorni installeremo, come annunciato, una telecamera di videosorveglianza che punta su via Stazione. Procederemo con l’analisi della documentazione firmata dal Prefetto, non appena ci sarà dato modo di visionarla, per verificare se esistano i presupposti per ricorrere contro la procedura applicata
L’amministrazione di Sona ribadisce fermamente di “non condividere le modalità di gestione della Prefettura di una situazione che avrà un grande impatto sulla vita dei residenti e si appella al senso di comunità e di responsabilità di tutte le cittadine e i cittadini“.