Laboratorio della droga scoperto a Sona.
La Guardia di Finanza di Verona ha arrestato una persona per detenzione illecita di droga a fini di spaccio. Si tratta di un 31enne albanese che abita a Sona, da qualche tempo tenuto d’occhio dai finanzieri che, proprio in relazione ai suoi precedenti specifici, ne avevano osservato i movimenti sospetti.
Così è stato anche nel pomeriggio del 7 settembre, quando l’uomo è stato visto uscire con fare guardingo da un residence in località Sona a bordo di una Volkswagen Golf e dirigersi verso Verona. I finanzieri lo hanno così pedinato e – insospettiti dagli strani itinerari prescelti – lo hanno seguito sino al quartiere cittadino di Porto San Pancrazio, dove hanno deciso di controllarlo.
Gli evidenti segni di nervosismo e di insofferenza mostrati alle prime richieste dei militari di declinare le proprie generalità hanno subito insospettito i finanzieri. E i dubbi sono diventati ancora più forti quando, incalzato da una serie di ulteriori domande, lo stesso ha fornito risposte del tutto evasive o inverosimili. La successiva perquisizione della vettura ha così consentito di rinvenire – abilmente occultato all’interno di un’intercapedine del cruscotto – un involucro di cellophane contenente poco più di un etto di eroina.
Per tali ragioni le Fiamme Gialle hanno deciso di estendere la perquisizione anche all’abitazione a Sona, presso cui è stato rinvenuto un piccolo quantitativo di marijuana, nonché al garage nella disponibilità del soggetto. È proprio in quest’ultimo box che i finanzieri hanno scoperto un vero e proprio “laboratorio della droga”, dove oltre a un ulteriore chilogrammo di marijuana, sono stati trovati altri 400 grammi circa di eroina, un nebulizzatore contenente liquido risultato positivo ai reagenti dell’eroina, oltre 35 chilogrammi di sostanza da taglio, uno stampo in metallo con annesse piastre, tipiche di quelle utilizzate per il confezionamento delle mattonelle di droga, nonché una pressa pneumatica, due frullatori, una bilancia di precisione e altro materiale vario (nastro, buste di cellophane, ecc.) per il confezionamento e lo spaccio.
L’uomo è stato quindi arrestato e associato presso la Casa circondariale di Verona per il reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, a disposizione dell’autorità giudiziaria, che nelle scorse ore ha convalidato il suo arresto disponendo la custodia cautelare degli arresti domiciliari. L’eroina, una volta arrivata sul mercato del consumo, avrebbe potuto fruttare non meno di 10mila euro.