Addio al viadotto alle porte di Soave: “avrebbe distrutto le case di 25 famiglie”.
Soave: il progetto del viadotto SiTaVe, parte del Sistema delle Tangenziali Venete, è stato definitivamente cancellato. Questo viadotto, alto oltre 20 metri, avrebbe collegato le tangenziali di Verona e Vicenza, modificando drasticamente il paesaggio nei pressi di Soave e compromettendo le bellezze naturali delle colline circostanti.
Dal 2010, l’idea ha suscitato polemiche e resistenze, soprattutto dai comuni di Soave e San Bonifacio. L’elezione di Luca Zaia a presidente della Regione Veneto ha segnato l’inizio della fine per i progetti di infrastrutture finanziate da capitali privati, inclusi quelli come il SiTaVe, per evitare futuri danni economici alla Regione.
La battaglia legale culminata recentemente ha visto il Tar del Veneto emettere una sentenza che mette fine al progetto. Il sindaco di Soave, Matteo Pressi, ha accolto con favore la decisione, sottolineando che avrebbe distrutto le abitazioni di 25 famiglie e compromesso il paesaggio locale, fondamentale per il turismo e l’economia.
L’amministrazione comunale ha lavorato a stretto contatto con la Regione per ottenere questo risultato. “Ringraziata” speciale, la vice presidente Elisa De Berti per il suo impegno. Con questa sentenza, si chiude un capitolo controverso della storia infrastrutturale della Regione Veneto.