Il Soave è considerato un vino eroico perché cresce su vigneti “impervi”.
Il Soave è un vino eroico, e visto il largo consumo che ne facciamo noi veronesi, possiamo considerarci anche noi un po’ eroi. Si tratta di uno di quei vini provenienti da vigneti “eroici”, ossia coltivati in territori particolarmente impervi, che godono di una speciale tutela legale. Devono affrontare sfide uniche, per una coltivazione ottimale.
Ma chi fa questa stima? Ogni anno si tiene il Mondial des Vins Extrêmes, un prestigioso concorso internazionale dedicato proprio a queste gemme enologiche, ottenute in condizioni straordinariamente difficili. I vini eroici sono prodotti nelle vigne di montagna o in terreni difficili da raggiungere, spesso in zone dove l’utilizzo di aiuti meccanizzati è limitato.
Celebri per la loro eccellente qualità, i vini eroici in Italia sono numerosi e si trovano distribuiti in tutto il Paese. Tra questi l’amato Soave. Altri vini eroici sono: il Passito di Pantelleria (Sicilia), il Nebbiolo della Valtellina (Lombardia), e lo Sciacchetrà delle Cinque Terre (Liguria).
Le caratteristiche.
Per ottenere la denominazione “eroico”, i vigneti devono essere situati su piccole isole (con una superficie inferiore a 250 Kmq) o su gradoni e terrazzamenti con una pendenza minima del 30 per cento, o ancora a un’altitudine di almeno 500 metri sopra il livello del mare, esclusi gli altipiani.
Le modalità di coltivazione e le caratteristiche del territorio necessarie per questa designazione, sono state stabilite da un decreto ministeriale del 2020. Una volta che un vigneto riceve il riconoscimento ufficiale di “eroico”, i viticoltori ottengono una serie di agevolazioni, tra cui sgravi fiscali, concepite per valorizzare e sostenere la vitalità delle loro coltivazioni.