Le scenografie delle opere dell’Arena di Verona “sbocciano” a Soave.
Le scenografie delle opere dell’Arena di Verona, “sbocciano” a Soave: sono le rose rosse di Hugo de Ana. Lui è il noto regista e scenografo argentino che ha firmato gli allestimenti delle più importanti opere liriche a livello planetario. Incaricato dalla Fondazione Arena di Verona ha realizzato le scene de “Il Barbiere di Siviglia”, attualmente in mostra all’ingresso del borgo più bello d’Italia.
La magia nasce, ancora una volta, dalla collaborazione tra l’ente lirico e il comune di Soave, i quali hanno rinnovato anche per quest’anno la propria collaborazione, trasformando le scenografie areniane in veri e propri ornamenti all’architettura e al paesaggio della perla dell’est veronese.
Lo scorso anno era toccato ai giganteschi guerrieri parte della scenografia de Il Trovatore, realizzati dal compianto maestro Franco Zeffirelli, fare bella mostra di sè affianco a Porta Verona, il principale accesso al centro storico di Soave. Un gioco di scale e dimensioni sovrannaturali tra gli elementi scenografici è l’imponente porta che, accumunati dallo stile medievale, sembravano restituire in scala ampliata una scena quotidiana della Soave di qualche secolo fa.
Quest’anno, invece, il vallo della cinta muraria, da mesi arricchito da migliaia di fiori, ne ha visto sbocciare alcuni decisamente grandi, in grado di far sembrare, in proporzione, le mura scaligere un semplice steccato che delimita un giardino. Il riferimento è appunto alle monumentali rose dell’opera rossiniana.
Gli elementi scenografici rimarranno a Soave fino alla metà di settembre, anche allo scopo di ricordare l’importante avvenimento registratosi quest’anno, con la promozione a patrimonio mondiale dell’umanità Unesco della tradizione dell’opera lirica italiana.