Soave ospita i corsi estivi dell’Università di Verona e di altri sei atenei. Il sindaco: “Esperimento da ripetere”.
Soave si sta facendo apprezzare sempre di più come sede didattica e convegnistica dalle principali Università italiane. L’amministrazione comunale, infatti, nel corso dell’ultimo anno ha intensificato la propria collaborazione con numerosi atenei italiani e stranieri, creando l’occasione per organizzare nel piccolo borgo murato alcune attività didattiche di alta specializzazione nel settore giuridico.
E così, negli ultimi giorni di maggio, l’Università di Verona ha organizzato nella cornice del palazzo di giustizia di Soave, uno degli edifici più rappresentativi della cittadina, l’edizione 2024 delle giornate di alta formazione in diritto processuale romano, cui hanno preso parte oltre 30 studenti e dottorandi di ricerca provenienti dalle più prestigiose istituzioni accademiche del nostro Paese.
La “moot court romanistica”, infatti, è stata organizzata, oltre che dall’Ateneo scaligero, dalle Università di Milano ‘Statale’, Trento, Bologna, Firenze, Roma ‘La Sapienza’ e Roma Tre, con l’importante contributo dell’Università di Berna.
Alle giornate di studio e ricerca hanno preso parte importanti docenti della materia, sia italiani, quali Carlo Pelloso, ordinario di diritto romano nell’Università di Verona, e Tommaso dalla Massara, ordinario di diritto romano nell’Università di Roma tre, che stranieri come José Luis Alonso dell’Università di Zurigo, Miguel Herrero Medina dell’Università Complutense di Madrid e Valentina Cvetkovic dell’Università di Belgrado.
Un’occasione quindi per riunire alle pendici delle colline vulcaniche del Soave alcuni dei docenti di diritto romano di maggior rilievo a livello europeo, facendo apprezzare, soprattutto agli ospiti stranieri, le peculiarità del “Borgo dei borghi” 2022 durante le pause dai lavori.
Diritto dell’immigrazione.
Si è conclusa, invece, il 5 luglio un’altra prestigiosa attività accademica realizzata sempre a Soave e promossa, oltre che dall’Università di Verona, dagli Atenei di Roma “La Sapienza” e Roma Tre. Il riferimento è al corso universitario estivo in diritto dell’immigrazione, ideato dalla Fondazione Arangio- Ruiz (intitolata a Gaetano Arangio-Ruiz, ordinario di diritto internazionale in numerosi atenei italiani e giudice Onu) e realizzato in collaborazione con il Comune di Soave.
Per cinque giorni un gruppo di 15 studenti e ricercatori di diverse Università italiane hanno avuto la possibilità di studiare e di confrontarsi sulla disciplina giuridica del fenomeno migratorio, supportati da docenti esperti della materia e provenienti dalle Università di Ferrara, Verona, Roma, Milano, Firenze e Padova.
Il sindaco: “Esperimento da ripetere”.
Un esperimento ben riuscito e che, nelle intenzioni del sindaco di Soave Matteo Pressi dovrà ripetersi: “Per noi è un onore poter essere la sede di alcune delle attività estive di prestigiosi atenei italiani, in primis la nostra Università di Verona. Si tratta di importanti occasioni di crescita culturale, oltre che di immagine per il nostro borgo. Il ruolo dell’Università pubblica nel nostro paese è centrale e pensare che una piccola realtà come la nostra abbia attratto l’attenzione di istituzioni accademiche di primario livello non può che renderci felici. Per questo, abbiamo offerto la nostra disponibilità ad ospitare le attività didattiche anche per il prossimo anno”, conclude Pressi.