Sensibilizzare e valorizzare: gli obiettivi dell’iniziativa “Le vie del miele” e delle manifestazioni di settembre a tema Miele e apicoltura.
“Le vie del miele” è il nuovo progetto lanciato da Confcommercio Verona, che s’inserisce nelle manifestazioni a tema “Miele e apicoltura”, tradizionalmente distribuite nella provincia scaligera per tutto il mese di settembre. Un’iniziativa sinergica, che vede in prima linea l’Associazione ristoratori di Verona e provincia e l’Associazione pasticceri veronesi insieme all’Associazione regionale apicoltori del Veneto.
L’evento coinvolge anche cantine vinicole e gelaterie, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze locali del territorio: un modo nuovo per sensibilizzare sia i consumatori sia le amministrazioni sull’importanza della biodiversità, con l’obiettivo di avere a disposizione più aree verdi e perseguire la protezione del suolo per la produzione di alimenti completi e necessari come il miele.
Le manifestazioni in programma a settembre.
Il progetto si sviluppa in concomitanza con le manifestazioni tradizionalmente distribuite nella provincia scaligera (Festa del miele e dell’apicoltura della Lessinia di Bosco Chiesanuova, Fiera del miele nella città di Pastrengo – del 16 e 17 settembre, Fiera nazionale I giorni del miele di Lazise che prenderà il via il 30 settembre) e prevede l’inserimento in menù di almeno una proposta culinaria– nel caso dei ristoratori- o di una ricetta dolciaria– se pasticceri- con ingrediente base il miele, per tutto il mese di settembre.
Sono una cinquantina le attività di tutta la provincia che hanno già aderito. “Occorre porre massima attenzione per tutelare il sistema produttivo legato alle api e all’ecosistema alimentare più in generale”, ha spiegato Claudio Rama, dirigente di Confcommercio Verona e project leader de “Le vie del miele”.
“Con le fioriture estive bruciate dal caldo o distrutte dalla grandine, le api sono costrette ad allungare i voli per trovare un po’ di nutrimento”, ha detto il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena. “Solo nel Veneto si stima che sia andato perso il 30% del raccolto rispetto al potenziale produttivo. In regione sono quasi 7mila di apicoltori professionisti e hobbisti con un totale di 95mila alveari di cui il 19% sono certificati come biologici”.
Più spazio per fiori e piante e più attenzione alla concorrenza sleale.
Gerardo Meridio, presidente regionale ARAV (Associazione apicoltori veneti), ha spiegato che l’associazione fa promozione, assistenza e divulgazione di questo comparto in cui emergono una varietà di mieli enormi, circa 70: “Se valorizzati in cucina e pasticceria, possono dare risultati straordinari”, ha detto. “L’anno scorso abbiamo perso il 70% della produzione, quest’anno il 50%. Senza le api, mancherebbe il 70% dei prodotti nei supermercati. Serve più attenzione a questo insetto, servono meno monocolture e più spazio per fiori e piante”. Poi un appello: “Il miele a 3 euro il chilo non può esistere, vuol dire che è un prodotto fatto chissà come che arriva da Paesi lontani. Bisogna fare attenzione e combattere la concorrenza sleale”.
Sul sito internet www.leviedelmiele.it le informazioni utili, l’elenco delle attività aderenti e i menu dedicati.