Si è appena conclusa la campagna di controlli sulla balneazione effettuata da Arpav e Guardia costiera del Veneto.
Il bilancio della stagione estiva 2020 è di 99,8 % di conformità ai parametri di legge, tutte le spiagge dell’Adriatico sono sempre state aperte alla balneazione. Così per i laghi, Garda e laghi minori, ad eccezione di uno dei due punti monitorati nel lago di Centro Cadore che ha avuto due episodi di non conformità.
La rete regionale di monitoraggio della qualità delle acque di balneazione in Veneto consta di 174 acque di balneazione distribuite su 8 corpi idrici (95 sul mare Adriatico, 65 sul lago di Garda, 4 sul lago di Santa Croce, 1 sul lago del Mis, 4 sul lago di Centro Cadore, 2 sul lago di Lago, 2 sul lago di Santa Maria e 1 sullo specchio nautico di Albarella) per un totale di circa 149 Km di costa controllata adibita alla balneazione (tra mare e laghi).
Nella stagione balneare 2020 Arpav ha esaminato 1044 campioni di cui 1042 risultati favorevoli per una percentuale di conformità ai valori limite di legge pari al 99.8% dei casi, più 3.1% in più rispetto al 2019.
I casi di non conformità nella stagione balneare 2020 sono stati due rilevati entrambi a “Vallesella-casette” nel lago di Centro Cadore, punto che era già soggetto ad un divieto per tutta la stagione balneare a seguito di classificazione “scarsa” alla fine della stagione balneare precedente. Le due non conformità si sono rilevate una nel campionamento pre-stagione del 12 maggio e una l’8 settembre e sono state determinate da entrambi i parametri Escherichia coli ed Enterococchi intestinali.
Entro la fine di novembre la Regione, su proposta di Arpav, provvederà alla classificazione delle 174 acque di balneazione del Veneto sulla base dei dati rilevati negli ultimi 4 anni (2017-2020), valida per l’inizio della stagione balneare 2021.
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