Con un giorno in anticipo rispetto alla norma, a causa dell’anno bisestile, l’equinozio d’autunno di quest’anno cade il 22 Settembre.
Inizia così l’autunno astronomico in concomitanza anche ad un effettivo cambiamento del tempo sulla regione, dopo una prolungata fase nel corso di Settembre, caratterizzata da giornate in prevalenza stabili, soleggiate e anormalmente calde.
Durante il mese di Settembre, dopo una prima breve fase piuttosto fresca che ha visto la ricomparsa della neve fino a 2900 m di quota (3 Settembre), le temperature infatti sono decisamente aumentate fino a portarsi per molti giorni, dal 6-8 Settembre, su valori ben oltre la norma. Nella montagna veneta la temperatura media dei primi 20 giorni del mese è stata la più alta degli ultimi 30 anni, in pianura in media è stata la terza più calda dopo il 2011 e il 2016.
In particolare nella parte centrale del mese, l’affermazione di un vasto campo di alta pressione su gran parte dell’Europa, accompagnato da infiltrazioni sul Mediterraneo di masse d’aria calde di origine nord-africana, ha mantenuto per una decina di giorni valori termici in media oltre i 3-5°C rispetto alla norma, sia nei valori massimi che minimi giornalieri. Sia in montagna che in pianura questa seconda decade di Settembre risulta in molti casi la più calda dell’ultimo trentennio, in alcuni casi al pari o in altri di poco inferiore al 2018, 2016 o 2011. Nel corso della decade si sono anche raggiunte punte di temperature massime giornaliere record per questo periodo dell’anno come i 32.1°C raggiunti a Verona – Villafranca il giorno 14, i 32.4°C raggiunti a Treviso – Breda di Piave e i 30.7°C di Venezia del giorno 18.
A partire dallo scorso week-end del 19-20 Settembre, il parziale cedimento del campo di alta pressione sull’Europa ha favorito l’ingresso di masse d’aria leggermente più fresche di origine continentale e le temperature hanno cominciato a scendere su valori più consoni al periodo. Successivamente, ad iniziare da Lunedì 21, le condizioni atmosferiche sulla regione sono diventate progressivamente più instabili per l’avvicinamento di un’area ciclonica di origine atlantica che condizionerà il tempo sul Veneto anche nei prossimi giorni.
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