E’ di Domenica l’ordinanza del Ministro della Sanità Speranza che prevede,
oltre alla sospensione delle attività del ballo all’aperto e al chiuso, l’obbligo di mascherina anche all’esterno, dalle 18 alle 6, nei luoghi dove c’è rischio di assembramento.
A Verona, nel frattempo, è già partito il controllo sui viaggiatori in arrivo da Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Per tutti, infatti è previsto il tampone obbligatorio effettuato dall’Ulss 9 Scaligera.
L’evoluzione nel livello dei contagi, con aumenti anche a Verona, riaccende l’attenzione sui protocolli sicurezza da mantenere, soprattutto per quanto riguarda il distanziamento sociale e la mascherina, da indossare sempre negli spazzi chiusi e, in caso di situazioni di assembramento, anche all’aperto. La vita notturna, svolta in luoghi pubblici e privati particolarmente affollati, e le Case di riposo sono gli aspetti su cui si concentra l’attenzione.
Di competenza della Prefettura il controllo sull’applicazione delle direttive ministeriali, attraverso il coordinamento delle forze dell’ordine. Da Giugno, con la fase della ripartenza, le verifiche sono state costanti, con una particolare attenzione ai luoghi del centro ritenuti più a rischio assembramenti, in particolare nelle ore serali e notturne.
Da parte del Comune è stato prorogato fino al 7 Settembre il divieto di consumo alcolici sul suolo pubblico dopo la mezzanotte. Il provvedimento, entrato in vigore lo scorso 10 Luglio, punta a limitare il generarsi di assembramenti di persone, alla sera e di notte, soprattutto in vie e piazze della città.
Case di riposo. Sono le comunità chiuse che più hanno bisogno di tutela per la presenza di soggetti fragili. Gli anziani vanno protetti dalla nuova presenza del virus soprattutto per il rischio di persone positive asintomatiche. Per questo motivo, a Ferragosto il sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria locale, si è recato in visita al Centro residenziale comunale Casa Serena, per verificare la corretta applicazione dei protocolli e lo stato di benessere degli ospiti e degli operatori che ci lavorano.
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