Non c’è nessun rischio per la salute di chi frequenta l’Arsenale, siano essi bambini, adulti o anziani; i cittadini possono tranquillamente continuare a recarsi negli spazi dell’ex caserma asburgica senza alcun timore.
Lo conferma il geologo che sta seguendo, per conto dell’Amministrazione, il progetto di bonifica dell’Arsenale, alla luce anche dei risultati della recente indagine effettuata sulla falda, che viene costantemente monitorata.
Per parlare di rischio sanitario bisognerebbe ingerire la terra per 8 ore al giorno, 250 giorni all’anno, per 6 anni per i bambini e per 24 anni per gli adulti. Ora, insieme al progetto di recupero complessivo dell’ex Arsenale avviato dall’Amministrazione, procederanno, di pari passo, anche le operazioni per la bonifica.
L’Amministrazione, insieme ai professionisti incaricati e di concerto con la Soprintendenza, sta infatti verificando la soluzione più idonea per questo tipo di intervento, tecnologicamente moderna e con i requisiti migliori per il contesto in cui si inserisce.
L’ipotesi al vaglio è quella che prevede di inserire una geogriglia tra il piano di calpestio e il terreno di riporto, praticamente prima dell’ultimo strato di terra. Una barriera fisica che permetterebbe di eliminare il rischio di contatto con materiale militare presente nel sottosuolo. Una garanzia per i fruitori del parco, bambini compresi, ma anche per giardinieri e manutentori. Un intervento fattibile su tutta l’area, che non richiede manutenzione, non danneggia gli alberi e non impedisce la crescita di manti erbosi e arbusti.
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