Dal report di Legambiente ‘Mal’aria città 2021’, che registra gli sforamenti di pm10 nei capoluoghi italiani, e quindi l’inquinamento da polveri sottili, Verona migliora di 4 posizioni.
Passa, in un solo anno, dal nono al tredicesimo posto. Peggiori tutte le altre città del Veneto, tranne Belluno.
Sul podio delle città più inquinate, Torino, Venezia e Padova. Seguono Rovigo, Treviso e Milano. Ancora una volta la Pianura Padana si attesta il territorio a più alta concentrazione di smog.
Nell’ultimo anno il Comune, insieme alle aziende partecipate Amia, Agsm e Agec, ha messo in atto le seguenti misure per la riduzione dell’inquinamento da polveri sottili: lavaggio delle strade; raddoppio delle ciclostazioni del Bike Sharing in tutti i quartieri, con l’arrivo delle prime bici elettriche; incremento delle piste ciclabili e creazioni nuove corsie ciclabili; concorso e app Muoversi; limitazioni al traffico nelle zone 30; efficientemento dell’illuminazione pubblica con led; potenziamento dello smartworking e agevolazioni per il trasporto pubblico per i dipendenti comunali; nuove colonnine di ricarica per auto elettriche con progetto Electrify Verona; controlli sugli impianti termici; ordinanze per limitare l’uso di caldaie e vietare le combustioni all’aperto; nuove piantumazioni; donati 3 mila alberi ai cittadini con il progetto Ridiamo il sorriso alla Pianura Padana; progetti di sensibilizzazione con le scuole; acquisto automezzi a bassa emissione inquinante per Comune e Amia; rinnovo flotta autobus trasporto locale e raggiunto livello di metanizzazione dell’81 per cento; potenziamento del teleriscaldamento Agsm; miglioramento delle performance energetiche degli edifici Agec; Protocollo Aria; Paesc- Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima; progetto Looper; Pums. Dal 2018 al 2020, inoltre, sono stati controllati 433 mila veicoli per verificare il rispetto delle disposizioni antinquinamento.
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