Covid: Veneto, 14° giorno con dati in calo

In Veneto i dati del Covid hanno registrato ieri per il 14/o giorno consecutivo un calo, con l’eccezione dei decessi, ancora su livelli molto alti.

Una situazione che, in attesa del nuovo Dpcm che potrebbe lasciare la regione in zona ‘arancione’, spinge il presidente Luca Zaia a chiedere al Governo di ripensare allo stop del servizio di asporto per i bar.

Il calo dei casi lo certifica il bollettino quotidiano della Regione, con 2.076 nuovi contagi Covid nelle ultime 24 ore, al quale però si contrappongono 101 decessi. Il dato degli infetti dall’inizio dell’epidemia sale così a 293.795, quello dei morti a 7.785. Continua il trend di discesa dei ricoveri negli ospedali. Nei reparti medici si trovano 2.869 pazienti Covid (-119), nelle terapie intensive 351 (-9). Gli attuali positivi sono 79.825 (-2.145).

E va avanti speditamente il piano vaccinale, che a breve vedrà i primi ‘richiami’ dei sanitari che hanno preso parte al V-Day del 27 Dicembre, quando sono state inoculate le dosi di Pfizer. Una campagna di profilassi che, per Zaia, potrebbe concludersi in Veneto già a giugno. Allo stato attuale sono state somministrate 91.132 dosi di vaccino anti-Covid, esaurendo il 100% delle prime due forniture, mentre della terza – consegnata il 12 Gennaio – è stato consumato finora il 33,9%.
Quanto ai malumori e alle annunciate proteste di ristoratori ed esercenti, Zaia sottolinea che “i lavoratori perbene lanciano un grido d’allarme e sono in difficoltà. “Siamo in un contesto nel quale i ristori non stanno arrivando come promesso”. (Ansa.it)

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