Cimice asiatica: primi lanci in Veneto della vespa samurai

Primi lanci in Veneto di vespe samurai, l’insetto antagonista della cimice asiatica:

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la Regione Veneto, in collaborazione con il laboratorio di Entomologia dell’Università di Padova, ha dato avvio ieri al piano triennale di graduale immissione di questa piccola vespa non autoctona in 106 siti distribuiti in tutta la regione, a presidio dei frutteti delle sette province venete. Il Trissolcus Japonicus, questo il nome scientifico del piccolo imenottero di origine asiatica che depone le sue uova in quelle della cimice asiatica di fatto impedendone la nascita, risulta sinora il miglior avversario della temuta Halyomorpha Halys che dal 2015 ad oggi si è diffusa in modo esponenziale nella Pianura padana intaccando e danneggiando le colture di pesche, mele, pere, albicocche, ciliegie, susine, kiwi, senza disdegnare mais, soia e colture orticole.

 Ieri i tecnici dei servizi Fitosanitari della Regione Veneto, guidati da Giovanni Zanini, insieme ai ricercatori del dipartimento Dafnae dell’Università di Padova (dipartimento di agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente) coordinati dal professor Alberto Pozzebon, hanno provveduto ai primi tre lanci per un numero complessivo di oltre 300 esemplari.

 Le tre aziende agricole interessate sono:
 azienda di Renato Santi, a Cittadella, in via San Feliciano 30 (ore 9.30)
 azienda agricola Barbona Chiesa di Antonio Quota, a Barbona, in via Piazza 2/A (ore 12.30)
 azienda olivicola Redoro di Daniele Salvagno, in via Guglielmo Marconi 30, a Grezzana, in provincia di Verona (ore 16)

 Il lancio di vespe samurai è una delle cinque azioni del piano triennale di prevenzione e contrasto alla cimice predisposto dalla Regione per il triennio 2020-2023 e finanziato con 4,5 milioni di euro

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