Aveva ucciso il compagno a San Bonifacio: aggravante della recidiva.
Aveva ucciso il compagno a San Bonifacio: il delitto di vede ora un aggravamento delle accuse nei confronti di Vania Bonvicini. La donna di 50 anni originaria di Arcole è accusata di omicidio per la morte del compagno Maurizio Tessari, avvenuta il 20 giugno 2023. Tessari, cugino di secondo grado della Bonvicini, l’aveva ospitata nella sua abitazione da alcuni mesi.
Ora la vicenda si è arricchita di nuovi dettagli in aula, dove il pubblico ministero ha aggiunto l’aggravante della recidiva alla già grave accusa di omicidio. La donna era infatti stata condannata nel 2020 per stalking e lesioni nei confronti del suo ex marito, reati per i quali avrebbe dovuto scontare un anno di carcere.
Durante l’udienza, un amico di Tessari ha testimoniato di aver visto l’arma del delitto, un coltello da cucina, nel gazebo esterno della casa. Questo dettaglio rafforzerebbe l’ipotesi di premeditazione, suggerendo che la Bonvicini avrebbe preso consapevolmente l’arma per poi aggredire Tessari. Non si tratterebbe dunque di un gesto impulsivo, ma di una scelta deliberata.
Nel corso del processo sono emersi altri elementi importanti: la donna aveva presentato una denuncia per maltrattamenti, sostenendo di essere vittima di violenza domestica da parte di Tessari negli ultimi tre mesi. A tal proposito, i carabinieri che avevano raccolto la sua denuncia sono stati chiamati a testimoniare. Inoltre, il medico legale ha confermato che Tessari è stato colpito da una sola, ma fatale, coltellata. Ma ha anche evidenziato la presenza di numerosi lividi sul corpo della Bonvicini, suggerendo una possibile dinamica di abusi.
La difesa della donna, guidata dalla sua avvocatessa, sta cercando di dimostrare che la Bonvicini agì per legittima difesa. La prossima udienza, fissata per l’11 novembre, vedrà la Bonvicini parlare per la prima volta in tribunale.