Arcole, aiuti a chi ha perso il lavoro a causa della pandemia.
Scatta una misura a sostegno dei lavoratori. Sono 7 i comuni del veronese che hanno aderito al Patto territoriale che durerà fino al 31 gennaio 2023. Durante l’ultimo consiglio comunale che si è tenuto ad Arcole, è stata presa una decisione di fondamentale importanza, accolta a larga maggioranza.
Il comune di Arcole in accordo con San Bonifacio quale ente capofila, Lavagno, Cerro, Grezzana, Velo e Roverè, ha aderito al patto suggellato per incoraggiare e lanciare concretamente attività e politiche efficienti, per quanto concerne la reintegrazione lavorativa, di quelle persone che a causa della pandemia sono rimaste senza lavoro, o purtroppo lo rimarranno dopo lo sblocco dei licenziamenti. Una vera e propria piaga che porterà troppe persone ad una morte economica.
Davanti a questa funesta prospettiva di svantaggio sociale e occupazionale, il sindaco di Arcole Alessandro Ceretta, si è immediatamente attivato: “Una scelta importante che doveva essere fatta per contrastare la crisi economica causata dalla pandemia, e che è in sconfortante continuo aumento – conclude -. Il nostro comune, come tutti gli altri aderenti alla convenzione, ha stabilito un fondo pari a 80 centesimi di euro pro capite”.