Approvato il rendiconto della Provincia di Verona: in crescita investimenti e spese in conto capitale: “Intercettati 23,3 milioni di euro dal Pnrr”.
Un 2022 terminato con 86,6 milioni di avanzo e 26 milioni già destinati agli investimenti futuri, in particolare su strade e scuole: sono i dati emersi dal rendiconto di gestione della Provincia di Verona approvato durante l’Assemblea dei sindaci e il consiglio provinciale.
Diminuisce anche l’indebitamento dell’ente, dai 19,8 milioni del 2021 ai 15,5 dello scorso anno, con un debito calcolato a cittadino che è sceso da 22 a 17 euro a persona. Un altro calo lo fanno registrare, per il terzo anno consecutivo, le entrate tributarie, fermatesi a 65,1 milioni di euro rispetto ai 69,7 del 2021. Una diminuzione su cui pesano ancora una volta gli introiti dall’R.C. auto e dall’I.P.T., che risultano inferiori di oltre 10 milioni di euro rispetto al 2019.
Cresciuti, invece, gli impegni di spesa per energia elettrica e gas per le scuole e altri edifici del patrimonio provinciale, passati dai 6,6 milioni di tre anni fa agli 8,9 del 2022. Un aumento, in questo caso, coperto in bilancio dal palazzo Scaligero grazie a un contributo statale.
Cantieri sull’edilizia scolastica e viabilità.
Nonostante diverse nuove assunzioni, le cessazioni dei dipendenti hanno portato il personale a contrarsi ulteriormente: da 223 nel 2021 a 219 lo scorso anno. Per quanto riguarda invece gli interventi sulle scuole, la provincia è riuscita a intercettare 23,3 milioni di euro dal Pnrr. Sostanziale, infine, l’aumento delle spese in conto capitale, passate da circa 18 milioni nel 2021 a quasi 26 nel 2022, con un incremento vicino al 50%.
“È un dato molto positivo, perché le spese in conto capitale rappresentano in massima parte fondi concretamente utilizzati dalla provincia durante l’anno anche per i cantieri sull’edilizia scolastica e sulla viabilità”, ha spiegato il presidente Flavio Pasini. “Questo è il frutto dell’impegno straordinario degli uffici, concentrati negli ultimi mesi su diversi progetti e, tra questi, quelli finanziati dai bandi del Pnrr che presentano tempistiche spesso al limite del proibitivo. Ora puntiamo all’annunciata ‘contro-riforma’ delle province, per ridurre l’attesa per la messa a terra di quelle opere che il territorio chiede da tempo”.
L’Assemblea dei sindaci si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime delle alluvioni in Emilia-Romagna. Infine, a margine della seduta, il presidente ha salutato i nuovi sindaci scaligeri, e quelli riconfermati.