Ponte di Dolcè, l’infrastruttura sarà “fondamentale per il Veronese e per i collegamenti con il Trentino”.
I lavori per la costruzione del nuovo ponte sul fiume Adige, che andrà a sostituire l’attuale struttura tra Brentino Belluno e Dolcè, in provincia di Verona, potrebbero presto avere inizio.
“Dolcè e Brentino Belluno possono cominciare a vedere la luce in fondo al tunnel per un’opera che serve al Veronese e al vicino Trentino: la convocazione della conferenza dei servizi segna infatti l’ultimo passaggio dopo il quale si potrà passare all’inizio dei lavori per la costruzione del ponte”. Con queste parole la vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti Elisa De Berti commenta la riunione della conferenza dei servizi convocata da Veneto Strade sul progetto denominato “Stralcio Ponte Valdadige”.
Il progetto, che ha uno sviluppo complessivo di circa 450 metri e un valore di circa di 10 milioni di euro, prevede appunto la realizzazione, oltre che di un nuovo ponte ad arco, anche di una rotatoria con innesto sulla SP11 e di un raccordo con il sottopasso ferroviario. In corrispondenza di quest’ultima curva planimetrica verrà realizzato un incrocio con via Pontara.
Obiettivo miglioramento viabilità: verrà risolto il problema dei detriti.
“Si tratta di un’opera urgente viste le restrizioni alla circolazione attualmente presenti sul ponte”, afferma De Berti. “Il collegamento tra i due comuni avviene oggi attraverso la viabilità comunale: la strada attraversa il fiume Adige in corrispondenza della frazione di Rivalta mediante un manufatto in cemento armato risalente agli anni ’60. Le pile di sostegno in alveo comportano inoltre continui problemi di accumulo di detriti creando sia ulteriori criticità al corretto deflusso delle acque sia sollecitazioni alla struttura”.
“Il nuovo progetto prevede un ponte a campata unica, per evitare l’accumulo di detriti trasportati dal fiume e, quel che più conta, potrà garantire attraversamenti in sicurezza e durare a lungo. I Comuni di Dolcè e Brentino Belluno al lavoro da anni per quest’opera potranno finalmente vedere risolto un annoso problema di viabilità. Questo progetto dimostra anche come la collaborazione costruttiva tra istituzioni– in questo caso commissario Vaia, Regione Veneto, Provincia di Verona, fondo comuni di confine, comuni di Dolcè, Brentino Belluno e Veneto Strade – non solo è possibile ma conduce ad esiti virtuosi e può rappresentare un esempio anche per altri territori”, conclude la vicepresidente.