Danni da maltempo, la situazione viabilità in provincia di Verona

La viabilità in provincia di Verona dopo i danni causati dal maltempo.

Danni da maltempo, ecco gli ultimi aggiornamenti sulla viabilità in provincia di Verona. La perturbazione di ieri sera ha provocato, nel territorio di Pressana, l’allagamento della Sp 40B che risulta chiusa al traffico. Nella stessa area si è recata anche una squadra della Protezione Civile, con motopompe, per alcuni locali di abitazioni private invasi dall’acqua. Chiusa, per i medesimi motivi, la Sp 41 a Bevilacqua. Riaperte, invece, la Sp 7 e la Sp 19 nel colognese.

Nell’area ovest della provincia, i detriti portati a valle dalle forti piogge hanno occupato alcuni tratti della Sp 28 a Valeggio sul Mincio. Detriti anche sulla 33C “di Solane” e sulla Sp 12, in località Corrubio di Sant’Anna d’Alfaedo, che risulta comunque al momento percorribile.

La situazione a nord est.

In miglioramento la situazione a nord est: la Sp 36 a Vestenanova è stata sgomberata dai detriti e riaperta. I prossimi interventi sul tratto della provinciale dovranno riguardare la pulizia degli scoli di deflusso delle acque piovane della carreggiata, che risultano ostruiti. I temporali di ieri sera hanno provocato disagi anche sulla 17D a Roncà, dove la circolazione è stata comunque garantita. Ancora detriti sulla 37A tra Illasi, Cazzano di Tramigna e Soave. Qui, come in altri punti della viabilità provinciale, le ditte incaricate dalla Provincia, i Comuni e i volontari della Protezione Civile hanno già liberato la carreggiata. Riaperti i guadi sull’Illasi.

Resta comunque alta l’attenzione, soprattutto in area collinare/montana, dove gli effetti delle piogge lungo le provinciali, quali frane o smottamenti, potrebbero manifestarsi nelle prossime ore o nei prossimi giorni. Per quanto riguarda i 50 edifici scolastici di competenza della Provincia di Verona, invece, è arrivata al momento agli uffici un’unica segnalazione in fase di verifica per infiltrazioni causate dal forte maltempo in un istituto del legnaghese.

Sull’intero territorio scaligero sono operativi una decina di gruppi della Protezione civile. Due di questi affiancano i tecnici del Genio Civile nel monitoraggio del Chiampo a San Bonifacio.

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