Tappezzati supermercati di Verona con striscioni: “Via i prodotti trentini dagli scaffali”. Le foto.
Lunedì 2 dicembre, alcuni striscioni sono comparsi sui muri e sulle recinzioni dei principali supermercati di Verona, come Esselunga, Rossetto e Lidl. Gli striscioni, firmati da Centopercentoanimalisti, invitano i cittadini a boicottare i prodotti provenienti dal Trentino, come risposta al recente abbattimento dell’orso M91.
L’orso, munito di radiocollare e accusato di aver inseguito un turista, è stato ucciso nella notte tra sabato e domenica in seguito a un decreto firmato dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. L’associazione animalista denuncia che il radiocollare, anziché servire per monitorare l’orso, sarebbe stato utilizzato per rintracciarlo e “assassinarlo comodamente”.
“Un atto inaccettabile”.
Secondo Centopercentoanimalisti, l’uccisione dell’orso è l’ennesimo episodio di una lunga serie di violenze contro la fauna selvatica in Trentino. “Quest’anno è stata una strage di orsi in Trentino: le due ammazzate per decreto, quelli uccisi da ‘bracconieri’, quello investito su strada… continua il progetto perverso e illegale di Fugatti, appoggiato dagli elementi più retrogradi della regione”, dichiarano nel comunicato.
L’associazione sottolinea che l’orso M91 “non aveva mai fatto del male a nessuno e che l’accusa di aver inseguito un turista fosse priva di fondamento“. “In barba ai ricorsi e alla generale opposizione, M91 è stato raggiunto dai killer mandati dalla Provincia di Trento“, denunciano.
La campagna per il boicottaggio.
Gli striscioni affissi a Verona fanno parte di una campagna più ampia per spingere i cittadini a boicottare l’economia trentina. “Per chi ama gli animali, si pone ormai come obbligo il boicottaggio dell’economia della regione insanguinata: non comprarne i prodotti ma, soprattutto, evitarla come meta turistica“, affermano.
La protesta si concentra in particolare sui supermercati che vendono prodotti provenienti dal Trentino, come mele e altri generi alimentari, e invita i consumatori a scegliere alternative provenienti da altre regioni.
Il contesto.
L’abbattimento di M91 si aggiunge alle polemiche che hanno coinvolto la gestione della fauna selvatica in Trentino. La provincia è già stata al centro di critiche per precedenti abbattimenti di orsi, come quelli di JJ4 e MJ5, che hanno scatenato l’opposizione di associazioni animaliste e di una parte dell’opinione pubblica.