A Verona vive il poeta delle pietre: ecco la storia del silenzioso custode dell’Adige.
A Verona c’è il poeta delle pietre: ecco la storia del silenzioso custode dell’Adige che vive a Zevio in una casa che parla d’amore e di energia.Ed è proprio li dentro che si cela una storia che parla di passione, memoria e legami con la natura. Lui è Luigi Lineri, classe 1937, che ha dedicato oltre sei decenni della sua vita a un progetto unico e affascinante: raccogliere e catalogare pietre. Ma non si tratta di semplici sassi. Le pietre che Luigi ha selezionato raccontano storie antiche, rivelando misteri nascosti nel corso dei secoli e creando un legame profondo tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.
Tutto ebbe inizio…
Questa straordinaria avventura ha inizio nel 1964, quando Luigi, un tempo calzolaio e poi infermiere, decise di esplorare il greto del fiume Adige e le terre della Lessinia, alla ricerca di pietre dalle forme insolite. Alcune sembrano ritrarre volti umani, altre evocano figure di animali, e tutte hanno qualcosa di profondamente artistico, come se fossero state scolpite da mani di civiltà perdute. Per Luigi, ogni pietra è un frammento del passato che merita di essere custodito e ammirato.
Il museo di “pietre”.
La sua casa, ormai divenuta una sorta di museo, ospita migliaia di queste pietre, ognuna con una propria storia e significato. L’impegno di Luigi non è solo collezionismo, ma un vero e proprio tributo alla memoria dell’umanità e al legame tra l’uomo e la natura. Il suo lavoro ci invita a riflettere su ciò che resta di noi nel tempo, sugli antichi segreti della Terra che aspettano solo di essere riscoperti.
Il film.
Questa incredibile avventura ha attirato l’attenzione di Giuseppe Petruzzellis, regista che a partire dal 2015, ha seguito Luigi per ben otto anni, documentando il suo lavoro in un film intitolato La Ricerca. Il lungometraggio esplora, attraverso migliaia di pietre, le profondità della natura umana e l’installazione straordinaria che Luigi ha creato. Accompagnato dalla suggestiva colonna sonora originale del compositore Nicolás Jaar, La Ricerca è stato proiettato il 14 ottobre scorso nella sala consiliare del Comune di Zevio, in occasione del Piase Festival, organizzato da Humanitas Act e Ecomuseo Aquae Planae.
All’evento erano presenti, oltre al regista Petruzzellis, anche la produttrice Lisa Fierro e la famiglia Lineri, testimoniando l’importanza di un’opera che celebra non solo la vita e il lavoro di un uomo, ma anche la capacità dell’arte di farci riscoprire il legame con la nostra essenza più profonda.