Arresti nell’estrema destra scaligera, Pd all’attacco: “Questa non è Verona, e quelle non erano bravata, ma violenza politica”.
Il Pd scaligero torna sulla raffica di arresti che nella giornata del 12 luglio ha visto coinvolti alcuni esponenti dell’estrema destra veronese. Sette le persone finite ai domiciliari, 29 in tutto quelle indagate, tutte riconducibili, secondo la Questura, agli ambienti dell’estrema destra veronese. E ritenuti responsabili del blitz alla Festa in Rosso, della caccia in pieno centro ai tifosi del Marocco, del pestaggio a un ragazzo in via Mazzini.
“Come Partito Democratico di Verona – sottolineano i segretari provinciale e cittadino, Franco Bonfante e Alessia Rotta, e il vicesegretario provinciale Alessio Albertini – vogliamo ringraziare e congratularci con le forze dell’ordine e gli inquirenti per l’azione di polizia, coordinata dalla Procura scaligera, che ha saputo assicurare alla giustizia 7 estremisti di destra nell’ambito di una indagine che vede 29 persone indagate. Protagonisti di alcuni dei più vergognosi e odiosi episodi di violenza a sfondo politico e razziale accaduti negli ultimi anni a Verona: dall’aggressione in pieno cento contro un giovane impegnato nella lotta alla baby gang, al raid squadrista ai danni di numerosi e inermi esponenti della comunità marocchina durante i Mondiali del Qatar, fino all’assalto alla Festa in Rosso dello scorso anno”.
“Le risultanze delle indagini – continuano – mettono in luce che, lungi dall’essere “bravate” o “episodi isolati” come taluni esponenti politici del centrodestra veronese tendevano e tendono a liquidarle, si tratta di azioni coordinate, facenti parte di un preciso disegno criminale di violenza politica e sociale, che trova linfa nell’ideologia e nella pratica dell’ultradestra.
“Questa non è Verona”.
Questo è un bel giorno per la città di Verona perché grazie alla costanza di forze dell’ordine e inquirenti che hanno avuto la pazienza di ricostruire fatti e circostanze, Verona ha l’occasione di condannare unanimemente questi atti e di scrollarsi di dosso l’etichetta ingiusta di città “nera” che protegge i violenti e razzisti. Quella che emerge dalle indagini non è Verona”.
“Alla luce di tali riscontri – concludono – che accertano la pericolosità di questi gruppi dediti alla provocazione sistematica causando risse e disordini in città, vanno riconsiderati tutta una serie di episodi di violenza che hanno scosso l’opinione pubblica veronese negli ultimi tempi sui quali la destra politica ha speculato attribuendo la responsabilità ad altri”.
+ Europa Verona: “Squadrismo fascista”.
“L’efficace azione investigativa della nostra magistratura, che ha portato all’identificazione e all’arresto di sette militanti di CasaPound e Blocco Studentesco, accusati di criminali atti di violenza politica e odio etnico, dimostra quanto sia, purtroppo, ancora attuale e grave, nella nostra città, il tema dello squadrismo fascista – sostiene il direttivo di + Europa Verona -. Ancora una volta riemergono nella nostra Verona ideologie e azioni politiche aberranti: è compito delle istituzioni, delle famiglie, di tutti i cittadini diffondere, soprattutto tra i nostri giovani, i valori democratici della nostra Costituzione e l’amore insopprimibile per la libertà. Più Europa Verona sarà sempre in prima linea a denunciare ogni violazione della legalità democratica e ad essere solidale con le vittime di ogni sopruso”.