Chiudono gli uffici postali di Verona, appello alla Regione: “Faccia qualcosa”

Appello alla Regione Veneto della consigliera dem Anna Maria Bigon per scongiurare la chiusura di 5 uffici postali a Verona.

“No alla chiusura degli uffici postali di Verona”: a lanciare l’appello ai vertici di Poste Italiane e alla Regione Veneto è la consigliera regionale Pd Anna Maria Bigon. “Da quanto annunciato, entro una manciata di giorni Poste Italiane procederà alla chiusura di ben cinque uffici postali presenti a Verona. Si tratta di un’operazione destinata a penalizzare principalmente la popolazione anziana, che si trova più in difficoltà nell’utilizzare i dispositivi tecnologici più moderni e, quindi, nell’accedere ai servizi online. La presenza degli uffici postali in città è da ritenersi indispensabile e richiama anche la Regione a intervenire”.

Anna Maria Bigon ha presentato sulla vicenda una mozione in Regione. “Togliere questi servizi significa impoverire la qualità della vita dei cittadini. Basti pensare che questi luoghi, oltre a svolgere funzioni di importante utilità, fungono anche da occasione d’incontro per la popolazione anziana, che si trova spesso a vivere situazioni di solitudine e isolamento. Chiediamo che la Giunta regionale si faccia parte attiva presso il Governo e Poste Italiane per scongiurare queste chiusure”.

Gli uffici postali di Verona che chiudono.

Sono cinque gli uffici postali di Verona che si preparano chiudono definitivamente: il primo a cessare le attività è quello di via Vasco de Gama. La postazione in quartiere Navigatori, chiude il 30 settembre. Seguiranno, entro il 7 ottobre, le sedi di via Marco Polo in Borgo Milano, quella di via San Nazzaro a Veronetta, un’altra in via Sommacampagna nella zona dell’interporto, e infine l’ufficio di via Nicolini a Mizzole.

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