“La mafia è radicata a Verona”: l’allarme del procuratore capo di Napoli Gratteri.
Nicola Gratteri, procuratore di Napoli e figura di spicco nella lotta contro la criminalità organizzata, ha lanciato un allarme chiaro: la mafia è presente anche a Verona, ma il fenomeno sembra essere sottovalutato. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Gratteri ha sottolineato come il silenzio sul tema renda ancora più pericolosa l’infiltrazione delle mafie nel tessuto economico e sociale del territorio. “La mafia c’è anche in Veneto, solo che non ne parla nessuno”, ha detto chiaro e tondo al Corriere. E poi ha acceso i riflettori su Verona: “In Veneto dovete fare attenzione soprattutto a Verona“.
Da decenni in prima linea contro la criminalità organizzata, Gratteri vive sotto scorta a causa delle minacce ricevute per il suo impegno. Nonostante i rischi, ha portato avanti indagini che hanno generato centinaia di arresti. La sua determinazione resta incrollabile, come dimostrano anche le sue numerose opere di divulgazione.
Durante la presentazione del suo ultimo libro, “Una cosa sola”, scritta insieme al giornalista Antonio Nicaso, Gratteri ha spiegato come le mafie moderne abbiano cambiato strategia. Lontane dalla violenza eclatante del passato, ora preferiscono mimetizzarsi e investire in settori chiave come la finanza, il mercato immobiliare e le energie rinnovabili. La presentazione si è tenuta al Fast BookStore di Limena, in provincia di Padova.
Secondo Gratteri, la criminalità organizzata non si limita più al traffico di droga, come la cocaina, ma ha ampliato i suoi interessi economici. A Verona, ha evidenziato, il fenomeno mafioso esiste, ma si tende a non parlarne abbastanza, lasciando spazio a un’espansione silenziosa e pericolosa.