Emergenza acqua sul Garda, è arrivato l’esito delle analisi dopo i casi di gastroenterite a Torri: “Il norovirus è nella rete idrica”.
Emergenza acqua potabile sul Garda: l’esito dell’analisi conferma la presenza di Norovirus nella rete idrica. Si tratta de virus responsabile delle centinaia di casi di gastroenterite registrati negli ultimi giorni. Nella mattinata di oggi, domenica 30, sono infatti giunti dall’Istituto Zooprofilattico di Brescia, incaricato per la ricerca di Norovirus, i risultati preliminari effettuati su campioni delle acque, che hanno però necessità di ulteriore validazione. I test hanno individuato la presenza di Norovirus in alcuni dei campioni prelevati venerdì dalla rete idrica dai tecnici del Sian Ulss 9.
Si riconferma quindi, informa la stessa Ulss 9, la “necessità di osservare le norme igienico sanitarie contenute nel “decalogo” diffuso ieri. In particolare, si invita chi ha sintomi a evitare contatti diretti con altre persone fino ad almeno tre giorni dopo la guarigione. Parimenti, le norme richiamate devono essere rispettate per la preparazione e il contatto con cibi e bevande. Massima attenzione va riposta nella pulizia dei servizi igienici, per prevenire il contagio, raccomandando agli addetti di agire come già indicato nel citato “decalogo”.
In corso di malattia, di per sé non pericolosa e autorisolutiva in pochi giorni, è importante bere liquidi per evitare la disidratazione. Una maggiore attenzione è richiesta invece agli anziani e alle persone immunodepresse. Da ieri, il Suem 118 ha potenziato la rete dell’emergenza-urgenza con altri due mezzi dedicati, per rispondere al meglio alle richieste della popolazione. Gli accessi ai Pronto Soccorso della zona permangono contenuti e tutti gli utenti sono stati rinviati a domicilio senza necessità di ricovero.
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Il Comitato di emergenza dell’Ulss 9.
Intanto per fare circa la situazione che ha visto nel Comune di Torri del Benaco l’insorgenza di numerosi casi di gastroenterite, questa mattina si è riunito il Comitato esecutivo di Sanità Pubblica dell’Ulss 9 Scaligera. Il Comitato ha analizzato il quadro delle azioni già intraprese, valutando eventuali ulteriori azioni da porre in essere e da raccomandare.
Presenti il direttore generale Patrizia Benini, il direttore sanitario Denise Signorelli, il direttore dipartimento di Prevenzione Fabrizio Cestaro, il sostituto direttore Sisp Salvatore Falcone, il responsabile Uos Malattie Infettive Francesco Marchiori, il direttore Ff Sian Elisa Finco e il dirigente medico Sian Mara Baldissera. Costantemente in contatto con la Direzione dell’Ulss 9, oltre al sindaco di Torri, anche il direttore del Dipartimento Prevenzione della Regione Veneto, Francesca Russo, così come Arpav, Istituto Zooprofilattico e il gestore dell’acquedotto Ags.