Samuele Conti, 22enne di Povegliano, non ce l’ha fatta: è morto dopo la terribile caduta con i pattini.
Non ce l’ha fatta Samuele Conti, il 22enne studente di Povegliano si è spento giovedì mattina: la sera prima era stato vittima di una terribile caduta con i pattini a Trento, città dove studiava con ottimi risultati ingegneria dell’informazione e informatica. Stava percorrendo la ciclabile che costeggia l’Adige con i suoi pattini-roller, quando per cause ancora da accertare è improvvisamente caduto, sbattendo violentemente il capo.
Trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento, ha lottato per alcune ore, prima di arrendersi. Un dramma che ha comprensibilmente sconvolto l’intera comunità di Povegliano Veronese. E’ stata la stessa sindaca di Povegliano, Roberta Tedeschi, a dare la triste notizia ai suoi concittadini: “Care concittadine e cari concittadini, come tante e tanti di voi hanno già appreso Povegliano da ieri piange la scomparsa di Samuele Conti. Con profonda tristezza ci uniamo al cordoglio dei suoi cari per la perdita di un giovane straordinario, appassionato e brillante, da sempre impegnato nelle attività culturali e sociali del nostro paese. A nome di tutta la comunità esprimiamo la nostra vicinanza e le condoglianze alla famiglia Conti e al Gruppo Giovani Povegliano, di cui Samuele era parte integrante. É intenzione dell’amministrazione comunale indire una giornata di lutto cittadino non appena sarà noto il giorno delle esequie. Le manifestazioni previste per la prossima settimana verranno sospese in segno di rispetto. Ricordiamo Samuele sorridente in questa immagine mentre, come volontario, accompagnava i visitatori a Villa Balladoro durante le giornate del Fai”.
Ma anche a Trento la notizia della scomparsa di Samuele ha lasciato sgomenti. Il sindaco, Franco Ianeselli, ha commentato così: “La morte di Samuele Conti, studente ventiduenne della nostra Università, è una tragedia che ci riempie di tristezza. Samuele era giovane, impegnato e tanto brillante da essere ammesso al Clesio, il collegio d’eccellenza del nostro Ateneo. Samuele amava Trento e sarebbe diventato un bravissimo ingegnere. Insieme all’Università troveremo il modo di ricordarlo perché rimanga traccia del suo passaggio a Trento, perché la sua breve vita sia per ognuno un incoraggiamento a spendere nel migliore dei modi il tempo che ci è concesso di vivere. Riposa in pace Samuele”.