L’ex sindaco Flavio Tosi lancia da Verona il suo Forza Nord, e prova a conquistare i delusi della Lega salviniana.
Tosi va alla conquista degli orfani leghisti e dei delusi della Lega salviniana con il suo Forza Nord. Perchè in fondo è semplice. La Lega arranca, il suo segretario Salvini vira sempre più a destra, incollato alle parole d’ordine di Orban e Trump, e minacciato al suo interno anche dal movimento, per così dire, del generale Vannacci, proprio mentre al nord migliaia di persone si sentono improvvisamente “orfane” e prive dei classici punti di riferimento stile “vecchio Carroccio padano”.
Una prateria nella quale prova a infilarsi l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi, che le origini nordiste della Lega le ha viste da vicino, ora europarlamentare di Forza Italia e impegnato nella riconquista di quello che una volta era il regno leghista, ovvero il nord Italia. In che modo? Ma con Forza Nord, naturalmente, declinazione settentrionalista del partito azzurro berlusconiano.
Ne sapremo qualcosa di più domenica prossima, 1 dicembre, quando proprio Tosi, che del Comitato Forza Nord è presidente, sarà in Sala Salieri, a Veronafiere, a presentare “la nuova forza del nord, per un’autonomia che guarda all’Europa”. Con Tosi ci saranno anche Marco Reguzzoni, Filippo Busin, Roberto Cota, Max Bastoni, Sergio Ferrero, Gianmarco Senna.
Obiettivo? Marcare il territorio, per cominciare. E mettere in campo le forze per la campagna elettorale in vista delle regionali venete del prossimo anno. Perchè se Luca Zaia non avrà il via libera al terzo (che sarebbe il quarto) mandato, Forza Italia, parola di Tajani, ha già lanciato la candidatura dello stesso Tosi. Candidatura che né Lega né Fratelli d’Italia al momento sembrano gradire. E allora? La partita è solo all’inizio.