Damiano Tommasi, lunga intervista al Corriere della Sera.
“Sono stato sollecitato da amici, imprenditori, docenti universitari. Anche da un idraulico. Mi hanno detto di fare tante cose, e di farle per i cittadini”: Damiano Tommasi si fa sentire così, con una lunga intervista al Corriere della Sera. E’, in sostanza, la sua prima uscita per così dire ufficiale da candidato sindaco per il centro sinistra alle amministrative di Verona 2022.
“Mission impossible? No, perchè – assicura Tommasi -. Paolo Zanotto ce la fece, una ventina di anni fa“. Come a dire: e perchè non dovrei farcela io? Certo, Zanotto ci riuscì, allora, grazie anche ai voti dell’ex sindaca Michela Sironi, e quindi di una parte di Forza Italia, che all’epoca pesava. Oggi Tommasi dovrebbe ripetere l’operazione sfondando nel muro centrodestra. Chissà se sarà possibile. Ma per ora i sondaggi non li guarda, ammette.
Comunque, l’ex centrocamposta di Hellas, Roma e nazionale non sarà il candidato del Pd: “Avrò una mia lista civica – dice al Corriere – che avrà l’appoggio di tutto il centrosinistra e anche del Movimento 5 Stelle, mi auguro”. In ogni caso, ora che Tommasi ha fatto sentire la sua voce, la campagna elettorale a Verona comincia a prendere fiato. Il centrosinistra ha un volto e un nome, quello di Damiano Tommasi. Flavio Tosi ha da tempo fatto ampiamente sapere che sarà in corsa. Altri, da Michele Croce a Stefano Valdegamberi, ci saranno. E il centrodestra? Per ora, aspetta la mossa dell’attuale sindaco Federico Sboarina e quella della Lega, e cerca di capire se può essere ancora lui il candidato unitario della colazione, oppure no.