Verona, il consiglio comunale approva il bilancio.
Approvato nel consiglio comunale di martedì 4 maggio, con 25 voti favorevoli, 11 contrari e 1 astenuto, il bilancio di previsione 2021-2023 del comune di Verona. Iniziato il 23 aprile scorso, con l’intervento dell’assessore al Bilancio Francesca Toffali, l’esame del documento finanziario ha richiesto complessivamente cinque sedute, tutte effettuate in modalità streaming.
Ma è stata anche approvata all’unanimità, con 36 voti favorevoli una mozione bipartisan che impegna l’amministrazione, nel rispetto degli equilibri di bilancio, a destinare parte dell’avanzo per aumenti di capitale o contributi straordinari da riconoscere a realtà societarie comunali riconosciute quali motori dell’economia veronese; implementare risorse e servizi rivolti alle famiglie in difficoltà economica e categorie fragili, prevedendo di destinare il 9% dell’avanzo; determinare agevolazioni e sgravi alle utenze domestiche per il pagamento della Tari, avendo particolare attenzione alle attività produttive obbligate a sospendere l’attività, destinando il 9% dell’avanzo.
E, ancora, destinare una somma non inferiore al 22% dell’avanzo per azioni a sostegno di tutte le attività maggiormente colpite dalla crisi economica, avendo particolare attenzione alle realtà culturali, dello spettacolo, del commercio, del settore ristorazione e dei servizi turistici o di organizzazione eventi, operanti nel territorio veronese, che hanno subito un grave calo di fatturato annuo nell’esercizio 2020. Inoltre, destinare un contributo pari al 2,5%, per ampliare i servizi all’infanzia, in particolare all’aumento dei posti disponibili negli asili nido comunali; destinare un contributo del 2,5% per realizzare un piano straordinario di digitalizzazione delle procedure interne del Comune e dei servizi erogati ai cittadini.
Bilancio di previsione 2021 – 2023.
Le entrate correnti per il 2021 ammontano a 317 milioni di euro, nel 2020 erano 340,3 milioni di euro. Una diminuzione che, al fine di garantire l’equilibrio di bilancio, è stata compensata principalmente attraverso: l’utilizzo dell’avanzo vincolato; l’applicazione di politiche di contenimento di alcune spese; l’operazione di rinegoziazione dell’indebitamento del Comune, posta in essere anche nell’esercizio appena trascorso.
Variazioni a bilancio per Covid-19.
Fra le principali voci di entrata che subiscono variazioni, sulla base dell’andamento effettivamente registrato a conclusione dell’esercizio 2020: il gettito Imu previsto in diminuzione per circa 3,4 milioni di euro; il gettito dell’addizionale Irpef, prevista in diminuzione per circa 2,3 milioni di euro; il gettito dell’imposta di soggiorno, prevista in diminuzione per circa 2,7 milioni di euro, ma sperando in una ripresa dei flussi turistici a partire da questa estate. Inoltre, minori introiti derivanti dagli ingressi ai musei e dalla vendita delle Veronacard previsti in diminuzione complessivamente per circa 4,4 milioni di euro, rispettivamente 3 milioni per i musei e 1,4 milioni per la Veronacard.
Nel corso del 2021 sono complessivamente previste entrate di natura tributaria pari a 194.814.192 euro, in diminuzione rispetto ai 206.009.526 euro previsti nel 2020.
La spesa prevista per il 2021 presenta un totale costi pari a circa 317 milioni euro (330 milioni di euro nel 2020 a 319 milioni di euro nel 2019). In particolare, la spesa per acquisto di beni e servizi – prevista inizialmente per l’esercizio 2020 in 158,5 milioni di euro – rimane pressoché invariata nel 2021, la cui previsione è infatti pari ad 158 milioni di euro.
La spesa per trasferimenti correnti per il 2021 è prevista in euro 44.541.099,37 ed è riferita alle spese per trasferimenti verso amministrazioni pubbliche per 30,4 milioni di euro, a famiglie per 7,9 milioni di euro e ad Istituzioni sociali private per 6,2 milioni di euro.