Toto ministro della Cultura per il dopo Gennaro Sangiuliano: tra i nomi in lizza c’è anche il veronese Gianmarco Mazzi.
C’è anche il nome del veronese Gianmarco Mazzi tra i papabili a sostituire sulla poltrona di ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, travolto dalla liaison con la bionda influencer-imprenditrice Maria Rosaria Boccia.
Con un passato da direttore artistico di Sanremo e dell’Arena di Verona, Mazzi, classe 1960, eletto deputato tra le fila di Fratelli d’Italia, in fondo già adesso da sottosegretario ha in mano chiavi e codici del ministero. Forse ben più dello stesso Sangiuliano, troppo distratto nel suo ruolo di frontman a presenziare eventi e collezionare gaffe.
Se le scuse messe in piazza al Tg1 non riusciranno a salvare l’attuale ministro, quindi, la premier Meloni sarà costretta a trovare un rimpiazzo. I nomi sul tavolo, adatti al ruolo e fedeli al capo, non sono molti. Si parla di Alessandro Giuli, da un anno e mezzo presidente della Fondazione Maxxi, ex Fronte della Gioventù, o di Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia. Ma anche di Gianmarco Mazzi: lui è già lì, non dovrebbe nemmeno traslocare.