Michele Croce punta il dito contro il cantiere di via Città di Nimes.
“Un posto simbolo di Verona, i parcheggi di via Città di Nimes, di fronte alla stazione di Porta Nuova: una situazione indecente”. Michele Croce, tra i candidati alla poltrona di sindaco il prossimo 12 giugno, non va tanto per il sottile. E mette nel mirino i cantieri di fronte alla stazione di quella che lui stesso definisce “un’opera nata morta, ovvero il filobus”.
“Milioni di turisti, senza contare i veronesi, passano di qui ogni anno – dice Croce – e questa è la cartolina di quello che vedono. Un cantiere fantasma, fermo da due anni, tra rifiuti e foreste. Questa è la cartolina esatta di Verona vista da turisti e visitatori”.
Soluzioni? Una sola, a sentire il leader di Prima Verona: “Quello che fanno in tutto il mondo: autobus elettrici. Il filobus è nato morto. In tutto il mondo fanno bus elettrici, 100% di no emissioni. E questa cosa va ripulita. Ne va dell’immagine della nostra città, e della nostra salute”.