Spiegazioni sui rapporti e sul rispetto delle convenzioni con AMT, relativamente ai lavori del filobus.
E, ancora, richiesta di chiarimenti sull’esito degli incontri avvenuti con l’ATI e con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Necessità di presentazione in Consiglio, entro tre mesi da oggi, l’evoluzione/sviluppo della proposta di soluzione per il progetto filobus annunciata lo scorso Giugno. E, infine, chiarimenti sulle eventuali varianti urbanistiche collegate alla soluzione individuata, per evitare gravi conseguenze economiche per il bilancio del Comune.
Queste le questioni poste all’attenzione del Consiglio comunale straordinario, convocato ieri sera. Il documento è stato approvato dall’aula, con 28 voti favorevoli e 1 astenuto.
“Un progetto ereditato che, fino a qualche settimana fa, non aveva nessuna possibilità d’essere modificato – ha chiarito il sindaco Federico Sboarina –. Ora, a seguito degli stravolgimenti sociali collegati alla pandemia, si sono aperte delle possibilità, per iniziare un nuovo percorso alternativo con soluzioni meno impattanti per la città e l’utilizzo di un mezzo più moderno..
Presidente Barini: “Oggi i cantieri stanno riprendendo, per consentire la conclusione dei lavori per Settembre, entro l’inizio della scuole. Dal punto di vista del trasporto stiamo valutando un altro mezzo di recente concezione, con un sistema senza fili totalmente elettrico che si ricarica al capolinea e lungo il percorso.
Interventi:
Gruppo Movimento 5 stelle, Marta Vanzetto: “Il Comune dovrebbe confrontarsi anche con i commercianti che sono stati pregiudicati dai cantieri per comunicare i tempi di chiusura dei lavori. Inoltre, laddove i cantieri rimanessero in sospeso in attesa di capire se c’è possibilità di realizzare altra opera, sarebbe opportuno convertire le preferenziali previste per il filobus a favore della ciclabilità”.
Gruppo PD, Stefano Vallani: “Prima di qualsiasi modifica al progetto bisogna provvedere a sistemare e chiudere i cantieri che si sono aperti e che risultano fermi da mesi, con grave danno nei quartieri, appesantimento della viabilità e deviazioni di linee autobus. Sono poi da chiarire le varianti in via San Paolo e a Borgo Venezia, così come i parcheggi scambiatori”.
Gruppo Verona domani, Marco Zandomenegli: “Apprezzo la volontà espressa dalla presidenza di Amt di concludere al più presto tutti i cantieri attualmente aperti. Oltre a chiarimenti sulle varianti collegate all’opera, resta da capire come il nuovo sistema di trasporto pubblico si integrerà con quello privato, in particolare in alcune zone viarie della città fortemente condizionate dalla realizzazione del filobus”.
Gruppo Traguardi Verona, Tommaso Ferrari: “Serve un’operazione verità. E’ poco credibile che si possa oggi modificare il progetto solo a causa del Covid-19. Se fa tre anni, tempo necessario per la conclusione dei lavori del filobus, saremo ancora in un situazione di distanziamento, probabilmente saremo difronte ad un cambiamento sociale molto più grave che la sola modifica delle modalità di trasporto pubblico”.
Gruppo Fratelli d’Italia, Ciro Maschio: “Da sempre contrari al progetto tranvia del ’90 e perplessi sul filobus con mezzo vincolato. E’ un progetto ereditato, con tutte le complicazioni che sono state più volte rilevate sia dal Consiglio che dalla Capigruppo. L’auspicio è che in presenza di grandi cambiamenti nell’ambito sociale ed economico a causa della pandemia sia oggi possibile intraprendere soluzioni diverse che avvantaggino veramente la città”.
Gruppo Lega nord, Anna Grassi: “Questa è l’occasione per discutere delle nuove modalità di trasporto di massa e non sarebbe corretto né condannarlo né esaltarlo. E’ chiaro a tutti che sono state delle criticità nella gestione degli ultimi 3 anni a partire dalla comunicazione. Quello di stasera è stato un Consiglio straordinario richiesto dall’opposizione e a inizio seduta a tenere il numero legale i consiglieri di maggioranza. Ci auspichiamo cambiamenti soprattutto gestionali da qui a venire”.
Gruppo Lista Tosi, Alberto Bozza: “Il Filobus è stata l’evoluzione obbligata della Tranvia, che nasce sotto l’amministrazione Zanotto. Se il mezzo della tranvia non fosse all’epoca stato ritirato dal mercato per un problema tecnico, da anni avremo in funzione un sistema a binari a Verona. Al di là della ‘proposta spot’ del sindaco di modificare l’attuale Filobus, oggi rimangono irrisolti due grossi problemi: le varianti migliorative al tracciato, Via Pisano e Via San Paolo; la gestione dei cantieri”.
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