Tenta di rubare all’interno di un resort a Peschiera.
Tenta di rubare nelle stanze di un resort, ma gli va male. Nella prima mattinata di domenica 3 ottobre, i carabinieri di Peschiera del Garda, hanno arrestato M.D.S. L.E., un 26enne italiano ma di origini brasiliane e residente nel mantovano: il giovane si era introdotto all’interno di una struttura ricettiva di Peschiera del Garda e tentato di svaligiare le stanze degli ospiti.
Erano stati proprio gli addetti alla vigilanza del resort ad informare la Centrale operativa dei carabinieri della presenza di uno sconosciuto all’interno della struttura il quale era stato notato tramite il sistema di video sorveglianza mentre, attraverso le porte vetrate, guardava all’interno delle stanze e cercava di aprirle spingendole.
Gli addetti alla vigilanza, quindi, raggiungevano il luogo esatto del resort in cui era stato notato il giovane che, alla loro vista, si dava alla fuga impossessandosi della golf car con la quale erano arrivati. Fortunatamente gli stessi addetti alla vigilanza riuscivano a raggiungere il ragazzo bloccandolo circa 50 metri più avanti, immobilizzarlo e consegnarlo dopo pochi istanti ai carabinieri che, ricevuta la richiesta di intervento, avevano raggiunto immediatamente la struttura ricettiva.
Dopo aver visionato la registrazione delle telecamere, i militari avevano modo di constatare anche loro stessi come il giovane italo-brasiliano, dopo essersi aggirato per i viali della struttura calzando il cappuccio della sua felpa per rendersi irriconoscibile, evidentemente consapevole della presenza delle telecamere, avesse posto in atto il tentativo di entrare all’interno delle camere degli ospiti.
Condotto negli uffici della Caserma il giovane veniva dichiarato in arresto e ristretto presso le camere di sicurezza in attesa del giudizio con rito direttissimo, come disposto dal pm di turno della Procura di Verona.
Ieri mattina, l’autorità giudiziaria veronese, dopo la lettura degli atti relativi all’arresto, pur ritenendo sussistenti i presupposti per la convalida dell’atto, disponeva la liberazione del giovane italo-brasiliano tenuto conto che lo stesso era incensurato e che per il reato commesso avrebbe comunque beneficiato della sospensione condizionale della pena, pertanto, dopo una nottata in camera di sicurezza veniva rimesso in libertà.