Peschiera, tre ragazzi arrestati per il pestaggio dello scorso maggio.
Nella prime ore di oggi, 16 agosto, i carabinieri di Peschiera del Garda hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di tre giovani, I.D.A. di 24 anni, L.A. di 19 anni e P.E. (cittadino albanese) di 19 anni, tutti residenti/domiciliati a Peschiera del Garda, ritenuti i responsabili di lesioni gravi aggravate in concorso ai danni di tre coetanei.
I fatti risalgono alla sera del 23 maggio 2021, alle ore 22:20 circa, quando un gruppo di giovani (tra cui gli arrestati) avevano litigato per futili motivi con un altro gruppo di coetanei; il pretesto della discussione risale ad un incontro durante il quale in occasione di una passeggiata, uno degli aggressori sarebbe stato urtato alla spalla da uno dei ragazzi del gruppo rivale.
Quest’ ultimi, dopo un animato confronto, e per evitare guai peggiori, decidevano di allontanarsi. Poco dopo, tuttavia, venivano raggiunti in piazza D’Armi, a Peschiera, dal gruppo di aggressori che li colpiva violentemente a più riprese con calci e pugni, tanto da non permettere l’intervento di alcuno. Al termine del pestaggio, il gruppo di aggressori si allontanava. Una pattuglia del Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Peschiera, giunta rapidamente sul posto, notava tre ragazzi a terra doloranti per le ferite riportate, per cui allertavano immediatamente il 118 per le cure mediche del caso.
Due dei tre giovani riportavano rispettivamente una ferita con fratture alle ossa nasali con prognosi di 25 giorni e l’altro, il più grave, la frattura scomposta e pluriframmentaria mascellare con distacco della retina con conseguente indebolimento permanente del visus, con prognosi di 40 giorni.
Dopo aver soccorso le vittime, i carabinieri svolgevano rapidamente una prima ricostruzione dei fatti, grazie alla raccolta di testimonianze e all’attenta analisi dei video dei sistemi di sorveglianza presenti nella zona; le indagini, in particolare, permettevano non solo di ben ricostruire l’accaduto, ma anche di individuare in tempi celeri gli aggressori.
L’attività investigativa si concludeva quindi con il deferimento all’Autorità Giudiziaria degli aggressori (tra quali risulterebbe anche un minorenne, la cui posizione è tuttora al vaglio della A.G. competente) con contestuale richiesta di emissione di misura cautelare, al fine di impedire che potessero commettere reati della stessa specie, soprattutto in considerazione delle gravi ferite cagionate a una delle vittime. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, grazie alle risultanze evidenziate dai militari, richiedeva e otteneva l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare.
I militari, una volta rintracciati i malviventi, li arrestavano dando esecuzione al provvedimento di cattura e, dopo le operazioni di fotosegnalamento, due giovani venivano associati alla Casa circondariale di Verona – Montorio, mentre il terzo veniva sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.