Peschiera, al Pederzoli eseguito il primo impianto di pacemaker senza fili con longevità elevata.
All’ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda è stato eseguito il primo impianto in Veneto di un nuovo tipo di pacemaker senza fili. È piccolo e ha una batteria che può durare più di 15 anni. Quando questa si esaurisce, il pacemaker può essere rimosso e sostituito facilmente.
Filippo Leonardo è il medico che guida la Cardiologia del Pederzoli, tra le prime in Italia e la prima in Veneto a utilizzare questo nuovo tipo di pacemaker. Il dispositivo è stato impiantato da un team di specialisti, sotto la direzione di Antonio Fusco che gestisce il laboratorio di Elettrostimolazione ed Elettrofisiologia.
Questo nuovo pacemaker è stato applicato con successo a una giovane paziente che aveva problemi di blocco cardiaco e svenimenti. A differenza dei pacemaker tradizionali che sono impiantati sotto la pelle e hanno fili che trasmettono impulsi al cuore, questo nuovo tipo è interno al cuore. Viene inserito attraverso una vena nell’inguine, in anestesia locale, e fissato nel ventricolo destro. Questo pacemaker è progettato per i pazienti con problemi di rallentamento del battito cardiaco, le bradiaritmie.
Vantaggi.
“La terapia con pacemaker – dichiara Fusco – è una terapia consolidata nata alla fine degli anni ’50. A oggi in Italia viene utilizzata in circa 80mila pazienti ogni anno. Il pacemaker tradizionale presenta alcune insidie per la presenza degli elettrocateteri – sottolinea –. Con l’andare del tempo, a causa delle sollecitazioni, questi possono rompersi e per la possibilità che sul dispositivo si creino dei biofilm batterici, dando luogo in alcuni casi, a infezioni spesso molto complicate da gestire e pericolose per il paziente. L’introduzione della tecnologia di pacemaker senza fili detti leadless, consente di abbattere tutti questi rischi – osserva Fusco –. E inoltre consente un impianto sostanzialmente invisibile poiché contenuto dentro il cuore”.