Peschiera del Garda, la battaglia di Arianna Virgolino, esclusa dalla polizia per un tatuaggio.
La vicenda è nota, ed è tornata alla ribalta negli ultimi giorni, dopo la straordinaria vittoria di Marcell Jacobs nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo. Ed è una vicenda la cui protagonista è Arianna Virgolino, la poliziotta di Peschiera del Garda sospesa dal servizio nel 2019 per “leso decoro” a causa di un piccolo tatuaggio a forma di cuore su un polso, peraltro rimosso prima di entrare in servizio.
Arianna, che da allora porta avanti la sua battaglia per far cancellare una norma a suo avviso anacronistica, si era quindi rivolta proprio a Jacobs, l’atleta olimpico delle Fiamme Oro primo a Tokyo nei 100 metri e nella 4×100 che incontrerà il premier Mario Draghi: “Visto che andrai da Draghi, buttagli lì la storia dei tuoi sei colleghi poliziotti, tra cui la sottoscritta, esclusi dalla polizia per un tatuaggio inesistente e che per la divisa avrebbero fatto di tutto”, ha scritto sui suoi profili social.
Ora sul tema interviene anche il deputato di Forza Italia Roberto Novelli: “Marcell Jacobs ha portato l’Italia sul tetto del mondo, dando lustro al nostro Paese, alle Fiamme Oro e a tutta la Polizia di Stato. Ma il suo straordinario risultato ha riportato alla ribalta il dibattito sull’anacronistica norma che impedisce di entrare in Polizia a chi sfoggia un tatuaggio su parti del corpo non coperte dall’uniforme. E persino a chi il tatuaggio se l’è tolto, come Arianna Virgolino. E’ il momento di archiviare le ipocrisie e le discriminazioni insensate, andando a modificare la norma. Già a settembre scorso presentai un ordine del giorno al decreto Semplificazioni che puntava a rendere giustizia ad Arianna Virgolino e agli altri aspiranti poliziotti nelle sue condizioni, trovando il muro del governo di allora. Nei cassetti della Camera c’è una mia proposta di legge: si parta da quella e si approvi rapidamente la modifica: l’Italia ha bisogno di atleti medagliati, ma anche di donne e uomini che desiderano costruirsi il futuro servendo la Patria. Sono certo che, come annunciato dalla madre, Jacobs sosterra’ questa battaglia di buon senso”.
La modifica proposta da Novelli va ad insistere sulla lettera b) del punto 2 del decreto 198 del 2003 e prevede che la presenza di tatuaggi sul corpo sia causa di esclusione dai ruoli della Polizia di Stato solo nel caso in cui essi contengano riferimenti politici, sessuali o religiosi o che per le loro dimensioni o contenuti siano indice di personalità abnorme.