La Scuola allievi di polizia di Peschiera dedica un’aula alla memoria del sovrintendete capo Emanuele Petri, ucciso da un terrorista nel 2003.
A Peschiera del Garda si celebra la memoria di Emanuele Petri, scomparso vent’anni fa: in ricordo del sovrintendente capo della polizia di Stato, Medaglia d’oro al valor civile, martedì scorso è stata infatti intitolata un‘aula didattica presso la Scuola allievi agenti di Polizia.
Emanuele Petri, il 2 marzo 2003, fu ucciso dal terrorista Mario Galesi mentre effettuava servizio di vigilanza su un treno. Galesi morì subito dopo colpito dagli altri due colleghi di Emanuele, Bruno Fortunato e Giovanni Di Fronzo, che riuscirono subito dopo ad arrestare l’altra terrorista Nadia Desdemona Lioce. Dalla morte di Emanuele Petri e dall’arresto della Lioce partì la complessa attività investigativa, che portò al collegamento dei due terroristi con la sigla “Nuove BR” e, di conseguenza, anche con gli omicidi del giurista Massimo D’Antona e del professor Marco Biagi.
Alla cerimonia, davanti ai 201 Allievi agenti del 223° corso, erano presenti autorità civili e militari, familiari delle vittime e la signora Alma e il signor Leopoldo, rispettivamente moglie e fratello di Emanuele.
“Il percorso della memoria della nostra scuola”, ha detto il direttore Gianpaolo Trevisi, “continua ad andare avanti e questa giornata resterà un ricordo indelebile per tutti i nostri giovani poliziotti. Non si celebrerà solo la memoria, ma anche l’amore, un amore così forte da andare oltre la morte. La data del 10 ottobre, infatti, è stata scelta dalla signora Alma, perché in questo giorno lei ed Emanuele avrebbero festeggiato il loro anniversario di matrimonio. La nostra speranza è che il nostro abbraccio possa, anche se solo in piccola parte, colmare quel grande vuoto d’amore, che da vent’anni riempie la sua vita.”