Morto a 83 anni padre Giancarlo Ramanzini, conosciuto da tutti come padre John.
Il missionario comboniano padre Giancarlo Ramanzini, originario di Trevenzuolo, chiamato affettuosamente da tutti padre John, è morto all’età di 83 anni, poco prima della festa di San Giuseppe, dopo un breve ricovero all’ospedale di Borgo Trento. Nato il 30 novembre 1939, Ramanzini era entrato giovane nell’ordine missionario fondato da Daniele Comboni e nel 1964 era stato ordinato sacerdote negli Stati Uniti, dove aveva celebrato la sua prima messa a San Diego, California.
Durante la sua permanenza in America, Ramanzini aveva studiato filosofia e teologia. Successivamente era stato mandato in Medio Oriente, in Libano, per imparare l’arabo. La lingua gli era stata utile quando era stato inviato in Sudan, dove aveva passato 35 anni in varie missioni e aveva anche ricoperto ruoli importanti nel Comboni College di Khartoum, tra cui quello di vicario generale.
Durante questi lunghi anni in Sudan, Ramanzini aveva mantenuto sempre i rapporti con la propria parrocchia di origine. In seguito, per motivi di salute, era tornato a casa, dove aveva collaborato come animatore delle attività missionarie nelle parrocchie della diocesi, in particolare nella vicaria di Isola della Scala e Nogara. Negli ultimi anni aveva collaborato con l’unità pastorale di Trevenzuolo, Roncolevà e Fagnano e con altri due confratelli comboniani nella parrocchia di San Giorgio in Salici.
I funerali di padre Ramanzini si terranno domani, mercoledì, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Trevenzuolo, e successivamente verrà ricordato nella Via Crucis organizzata dalla vicaria di Isola della Scala e Nogara, in occasione della giornata istituita dalla Conferenza Episcopale Italiana per ricordare i missionari martiri, che si svolgerà venerdì 24 alle 20 a Roncolevà.